La meteorite, avvistata il 1 gennaio 2020 e tracciata nel suo percorso in atmosfera dalla rete di telecamere del Prisma (Prima rete italiana per la sorveglianza sistematica di meteore e dell’Atmosfera) dell’INAF, era caduta nei pressi di Cavezzo (Modena), sull’argine del fiume Secchia.
I frammenti ritrovati il 4 gennaio, resti del passaggio attraverso l’atmosfera di un piccolo frammento roccioso originato da un asteroide, sono stati consegnati a Vanni Moggi Cecchi, curatore della Collezione Lito-Mineralogica del Museo di Storia Naturale del Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino, e Giovanni Pratesi, associato di Mineralogia Unifi, membri del comitato scientifico di Prisma.
Il frammenti verranno analizzati presso il laboratorio Meteocert dell’Ateneo fiorentino e presso altri laboratori in Italia e all’estero per stabilirne con precisione la natura e permetterne la classificazione. Una parte del campione, detta campione-tipo, rimarrà poi permanentemente nelle collezioni del Museo.