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Dalla Specola ad Amsterdam, il viaggio del cranio di “Giannina”

Al Rembrandt House Museum una mostra dedicata all’elefantessa

Elephas_maximus

Il cranio di Hansken, o “Giannina” nella denominazione italiana, ha raggiunto Amsterdam, dove sarà esposto all’interno di una mostra a lei dedicata, organizzata dal Rembrandt Museum. Rembrandt, maestro dell’arte olandese del Seicento, fu infatti talmente affascinato dall’elefantessa, che la ritrasse in più di un’opera. 

Portata per la prima volta ad Amsterdam nel 1633, Hansken fece il giro dell’Europa passando da un proprietario all’altro, per poi finire nelle mani di un capitano di cavalleria a riposo che la addestrò e la utilizzò per metterla in mostra. Nel 1655 arrivò a Firenze, dove fu alloggiata alla Loggia dei Lanzi  e dove morì per cause non note. Fu così che i suoi resti entrarono a far parte della collezione naturalistica dei Lorena, dapprima con l’esposizione agli Uffizi e poi dal 1755 al Regio Museo di Fisica e Storia Naturale.

Oltre ad una storia straordinaria, lo scheletro di Hansken ha anche un altissimo valore scientifico, poiché fu utilizzato da Linneo per descrivere la specie Elephas maximus. Ricerche recenti hanno potuto dimostrare che lo scheletro descritto da Linneo era proprio quello di Hansken, facendone così, ufficialmente, il Tipo dell’elefante indiano (da segnalare lo studio condotto anche dai curatori del Museo 'La Specola', Paolo Agnelli e Fausto Barbagli, pubblicato sul Zoological Journal of the Linnean Society in lingua inglese).

Il prestito è stato preceduto da un'intensa collaborazione tra il Museo ‘La Specola’ e quello di Amsterdam. Alcuni mesi fa i curatori di Specola hanno estratto il cranio, scansionato in tre dimensioni il supporto che lo sorregge e inviato il file in Olanda, dove la struttura di sostegno è stata ricostruita. Del cranio è stata realizzata una copia, che rimarrà installata sullo scheletro fino al ritorno del reperto originale.


La mostra al Rembrandt House Museum (lingua inglese) sarà aperta dal 26 maggio al 25 luglio, salvo diverse disposizioni causate dalla situazione sanitaria.

05 Maggio 2021 (Archiviata)

 

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