Si apre venerdì 24 ottobre la mostra Cultura (im)materiale di Jakkai Siributr, curata da Veronica Caciolli e Valentina Gensini e frutto della collaborazione del Sistema Museale di Ateneo con MAD Murate Art District.
Inaugurazione giovedì 23 ottobre, ore 17
Ore 18, Murate Art District
Ingresso gratuito
Si tratta della prima personale in Italia del noto artista thailandese Jakkai Siributr (Bangkok, 1969) che lavora con il tessuto attraverso un uso iconico del ricamo, del cucito e del quilting e che è considerato internazionalmente come uno dei più importanti rappresentati dell’arte tessile, una forma d’arte tradizionalmente legata al genere femminile.
La peculiarità della pratica di Jakkai è costituita dalla combinazione di lavoro individuale e relazionale, infatti l’artista lavora spesso collettivamente, intercettando comunità principalmente femminili e fragili, con cui realizza sessioni di cucito. La pratica del cucito è intesa, appunto, come meditativa e terapeutica, ma anche
come strumento partecipativo per dare voce a narrazioni minori, taciute, mnemoniche o ereditarie.
In particolare, l’approccio delle curatrici ha voluto dare enfasi ad una pratica sviluppata in due direzioni: quella materiale, principalmente costituita dalla composizione di arazzi e indumenti ricamati, arricchita dalla collaborazione con differenti tipologie di comunità; e quella simbolica o immateriale, performata attraverso la realizzazione di manufatti che recuperano e mantengono vive pratiche tessili tradizionali in via di estinzione, dunque promuovendo scambio e incontro di culture.
Le opere di Jakkai saranno dislocate presso il Museo di Antropologia e Etnologia dove egli si è confrontato con Galileo Chini (1873-1956), noto artista, decoratore e ceramista attratto dall’Oriente, che ha donato parte della sua collezione siamese proprio a questo museo.
Proprio nella sala dedicata a Chini, Jakkai presenta un nuovo abito site-specific dedicato alla collezione assieme a una parte dell’opera Transient Shelter (2014), incentrata sulla riflessione dei rapporti tra vita e morte, ribaltamento dei valori, materia e spirito. Per questa occasione, il museo ha riallestito parzialmente questa sala con nuove opere provenienti dalla Collezione Chini.
Presso MAD, sarà possibile osservare – per la prima volta in Italia - l’installazione ambientale There’s no Place (2019-in corso), costituita da circa cento pezzi di stoffa ricamati assieme a bambini e giovani Shan esiliati dal Myanmar e una selezione di opere, tra arazzi, abiti e installazioni ambientali prodotte dal 2014 ad oggi, nonché il doppio lavoro collettivo che l’artista è stato invitato a realizzare assieme alle comunità femminili con trascorsi migratori di Nosotras e Casa delle Donne e il gruppo di “Impara l’arte con il Punto Tavarnelle”, progetto del Comune di Barberino Tavarnelle nato per conservare il patrimonio, materiale e immateriale, relativo all’antico pizzo chiantigiano.
Cultura (im)materiale di Jakkai Siributr
24 ottobre 2025 – 16 gennaio 2026
Martedì-domenica, ore 9-17. Mostra inclusa nel biglietto di ingresso al museo.
Martedì-sabato, 14.30-19.30. Ingresso libero