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Orto botanico di Firenze

3. Licheni e monumenti

Percorso lichenologico nell'Orto botanico, tappa 3 | English

 

Crescere fuori e dentro la pietra
Danneggiano o proteggono le rocce?
Rimuovere i licheni e conservare la pietra

Alcuni di noi crescono visibili sulla superficie della pietra, altri si sviluppano al suo interno, invisibili a occhio nudo ma attivi e ben ancorati.

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I licheni epilitici sono quelli più facili da notare: crescono sulla superficie della pietra e spesso presentano colori accesi come il giallo, l’arancio o il verde. Tuttavia, non si limitano alla parte esterna: le ife del fungo penetrano nelle micro-porosità della roccia, rendendo il tallo più stabile e resistente. I licheni endolitici, invece, sono quasi invisibili: vivono dentro la pietra. Qui, sia il fungo che il partner fotosintetico si fanno strada tra i cristalli di calcite, scavando micro-gallerie profonde alcuni millimetri. Come alcuni cianobatteri e funghi, modificano lentamente la struttura della roccia stessa.

Lichene epilitico
Lichene epilitico
Lichene endolitico Pyrenodesmia alociza (A. Massal.) Arnold sul calcare del carso triestino
Lichene endolitico Pyrenodesmia alociza (A. Massal.) Arnold sul calcare del carso triestino, foto di Sergio Enrico Favero Longo
Verrucaria macrostoma Dufour ex DC. su arenaria di Cortemilia si notano le ifee che penetrano la roccia
Verrucaria macrostoma Dufour ex DC. su arenaria di Cortemilia; si notano le ifee che penetrano la roccia, foto di Sergio Enrico Favero Longo

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Possiamo danneggiare le rocce su cui ci troviamo mediante un’azione di biodeterioramento, ma siamo anche in grado di proteggerle dagli agenti atmosferici e dall’inquinamento.

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Per biodeterioramento si intende un indesiderato cambiamento delle caratteristiche di un materiale a causa delle attività biologiche di un organismo. Il biodeterioramento causato dai licheni può essere di tipo fisico, quindi dovuto alla penetrazione di ife o rizine nella roccia o da movimenti di espansione e contrazione del tallo durante l’idratazione e la disidratazione, oppure chimico, dovuto alla produzione di acidi che vanno a disgregare la roccia su cui si trovano. Le cause di ciò sono disgregazione del substrato, esfoliazione, erosioni, chiazze o fratture. Tuttavia alcuni licheni possono proteggere le rocce dalla dissoluzione dovuta agli agenti atmosferici e inquinanti, grazie alla formazione di incrostazioni insolubili di ossalato di calcio, che rendono impermeabile il substrato su cui si trovano.

Esfoliazione della pietra
Esfoliazione della pietra
Impronta di lichene rimosso
Impronta di lichene rimosso, foto di Sergio Enrico Favero Longo
Pavimentazione danneggiata da colonizzazione lichenica
Pavimentazione danneggiata da colonizzazione lichenica

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Per proteggere i monumenti, i restauratori devono rimuoverci con cura e metodo: prima veniamo devitalizzati e poi eliminati, ma possiamo sempre tornare a ricolonizzare il substrato trattato.

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La crescita dei licheni sulla pietra è un processo naturale, ma può causare danni strutturali ed estetici, soprattutto nei beni culturali. Per questo motivo, durante il restauro, è spesso necessaria la loro rimozione. Prima della pulitura meccanica, però, è fondamentale devitalizzare i talli per evitare ricolonizzazioni rapide o la presenza di residui attivi all’interno della pietra. La devitalizzazione può avvenire con metodi fisici, come microonde o laser ablativo, oppure con trattamenti chimici a base di biocidi. L’efficacia di questi dipende da vari fattori: specie lichenica, prodotto usato, modalità e durata dell’applicazione, condizioni ambientali. Per questo si eseguono sempre test preliminari. Nonostante tutto, la ricolonizzazione è solo questione di tempo: molti licheni sono estremamente efficaci nel riprodursi e disperdersi, e per questo è necessario un monitoraggio a lungo termine delle superfici trattate.

Lichenologi a lavoro
Lichenologi a lavoro, foto di Renato Benesperi
Devitalizzazione di licheni con impacco di cellulosa
Devitalizzazione di licheni con impacco di cellulosa

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Tutte le foto sono di Elisabetta Bianchi, tranne che dove diversamente indicato.

 

 

 

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