Chrysophaeum taylorii

 

Chrysophaeum taylorii Lewis et Bryan

Ordine: Sarcinochrysidales

Famiglia:Sarcinochrysidaceae


 Riferimento
bibliografico
Lewis I. F. & Brian H. F., 1941: 347  Basionimo
 Località tipo   Dry Tortugas, Florida
 Descrizione

Il tallo coloniale adulto presenta un corpo centrale mucillaginoso e depigmentato di dimensioni variabili e di forma per lo più globulare, delimitato esternamente da "grappoli" di cellule pigmentate che fanno assumere alla colonia un colore verde-giallastro. Le singole cellule, di forma obovoide, misurano circa 80 µm in altezza e 30 µm in larghezza e sono provviste di 30-60 piccoli plastidi con pirenoide pedicellato, distribuiti alla periferia di un enorme vacuolo centrale; una sorta di invaginazione tubulare è presente all'apice delle cellule e dall'estremità posteriore si diparte un pedicello trasparente del diametro di circa 3 µm che si intreccia con quelli delle cellule circostanti del "grappolo" per poi confluire insieme nella massa mucillaginosa del corpo centrale. Oltre che per frammentazione della colonia, la diffusione della specie è assicurata dalla produzione di zoospore che inizia con la divisione, spesso ineguale, della cellula madre; il nucleo delle due cellule figlie va poi incontro a ripetute divisioni mitotiche ed i diversi nuclei organizzano altrettante zoospore, provviste di flagelli eteroconti, che si liberano in seguito alla gelificazione delle pareti.

 Habitat

Livelli superficiali ed intermedi del piano infralitorale in ambienti riparati o moderatamente esposti al moto ondoso.

 Distribuzione

I primi campioni mediterranei di questa specie alloctona vennero raccolti dall'autore nel Settembre 2002 in due località dell'isola d'Elba (Sartoni & Boddi, 2003). Nel 2011 è stata ritrovata all'isola del Giglio per cui è probabile una sua presenza anche in altre isole dell'arcipelago toscano.E' da sottolineare che nel nell'estate 2007 questa specie ha dato luogo a massivi blooms sulle coste nord-orientali della Sardegna (Lugliè et al., 2008) e di recente è stata segnalata anche sulle coste della Turchia (Aktan Y. & Topaloglu B., 2011).