Asparagopsis taxiformis

 

 Asparagopsis taxiformis (Delile) Trevisan de Saint-Léon
Ordine: Bonnemaisoniales
Famiglia:Bonnemaisoniaceae
 Riferimento
bibliografico
 Trevisan V. B. H., 1845: 45  Basionimo  Fucus taxiformis Delile, 1813: 401
 Località tipo dintorni di Alessandria, Egitto
 Descrizione Talli alti 10-30 cm, collegati al substrato tramite stoloni basali da cui si dipartono numerosi assi eretti del diametro alla base di circa 2 mm, per lo più nudi nel terzo inferiore e poi rivestiti da dense ramificazioni laterali ad accrescimento determinato ed inderminato. Le ramificazioni ad accrescimento determinato, di aspetto piumoso, lunghe 0,5-2,5 cm ed inserite radialmente, sono a loro volta provviste di ulteriori ramificazioni e di ramuli di ultimo ordine affusolati, lunghi 0,5-1,2 mm e con un diametro alla base di 50-70(80) µm, la cui cellula assiale è rivestita unicamente da 3 pericentrali. I gametofiti sono monoici e gli assi fertili con le spermatocisti sono di solito portati in corrispondenza delle porzioni apicali degli assi eretti mentre i cistocarpi si sviluppano nella porzioni sottostanti. I cistocarpi pedicellati, di forma globulare e del diametro di 1-1,5 mm, sono rivestiti da un pericarpo costituito da 3-4 strati di cellule; anche l’asse fertile con le spermatocisti è provvisto di un breve pedicello sterile ed a maturità mostra un profilo claviforme del diametro di 140-210 µm. L’espressione morfologica della generazione sporofitica (fase Falkenbergia) risulta praticamente indistinguibile da quella di A. armata Harvey.
 Habitat Diffusa nell’intero range batimetrico del piano infralitorale ma particolarmente abbondante nei livelli più superficiali. Occasionalmente si ritrova anche in prossimità della frangia infralitorale.
 Distribuzione Si tratta di una specie invasiva che si è largamente diffusa verso la fine degli anni 90 nel bacino occidentale del Mediterraneo; è comunque probabile che la sua attuale distribuzione sia il risultato di due introduzioni separate. Il ceppo di provenienza del primo inoculo sarebbe da identificare con un migrante prelessepsiano distribuito sulle coste egiziane ed indicato con il binomio Fucus taxiformis da Delile (1813) mentre i talli attualmente presenti nel settore centro-settentrionale del Mediterraneo sarebbero il risultato di una recente introduzione, tramite fouling, di frammenti provenienti da popolazioni localizzate nel bacino indo-pacifico.