Genere



Bangia Lyngbye, 1819:82

Talli filiformi e non ramificati, alti 0,2-35 cm e di solito aggregati a formare densi popolamenti monospecifici. I singoli filamenti, inizialmente uniseriati e poi pluriseriati in seguito a divisioni cellulari longitudinali e radiali di cellule che in visione superficiale mostrano un profilo rettangolare, si collegano al substrato tramite una cellula basale modificata e la zona di attacco è poi rinforzata da rizoidi che discendono dalle cellule suprabasali. L’accrescimento è diffuso e le cellule dei filamenti, talvolta internamente cavi e con un diametro che oscilla tra 60 e 600 µm, sono immerse in una matrice mucillaginosa comune e provviste di un plastidio assiale stellato con pirenoide centrale. Questa espressione morfologica rappresenta la generazione gametofitica di un ciclo eteromorfo che si alterna con una filamento irregolarmente ramificato microscopico ed endolitico, con sinapsi tra cellule contigue e con plastidi parietali privi di pirenoide, indicato come fase Conchocelis. In ambedue le generazioni è frequente una moltiplicazione asessuata tramite monospore che derivano dalla diretta trasformazione di cellule vegetative, mentre la formazione delle strutture riproduttive è indotta da fattori ambientali quali: fotoperiodo e temperatura. I gametofiti possono essere sia dioici che monoici e nel gametofito maschile una cellula madre va incontro a ripetute divisioni originando gruppi compatti di 64-256 spermazi, mentre nel gametofito femminile alcune cellule vegetative accumulano sostanze di riserva, aumentano leggermente le proprie dimensioni e si differenziano in carpogoni provvisti o meno di un rudimentale tricogino (prototricogino). Dopo la fecondazione lo zigote si divide in 4-16 spore (zigotospore) dalle quali prende origine la fase Conchocelis le cui strutture riproduttive consistono in brevi catene terminali di voluminose spore (concospore) che, una volta liberate, riformano il gametofito di partenza. E’ ormai accertato che la meiosi interviene al momento della germinazione della concospora.
L’unica specie di questo genere presente in Mediteraaneo e segnalata anche sulle coste toscane è Bangia fuscopurpurea (Dillwyn) Lyngbye.