Chondria polyrhiza

 

 Chondria polyrhiza F. S. Collins et Hervey
Ordine: Ceramiales
Famiglia: Rhodophyta

 Riferimento
bibliografico
 Collins F. S. & Hervey A. B., 1917: 121  Basionimo  

 Località tipo Shelly bay, Bermuda

 Descrizione Il tallo si presenta come un lasso intreccio di assi cilindrici prostrati o ascendenti che si collegano fra loro e con il substrato tramite abbondanti e compatti ciuffi di rizoidi pluricellulari di solito digitati all’apice; dagli assi, provvisti di apici acuti e del diametro di 300-700 µm, si dipartono sparse ramificazioni laterali inserite con un andamento spiralato su cui si inseriscono ramificazioni di ordine superiore erette, per lo più semplici e ristrette nel punto di inserzione con l’asse parentale. In sezione trasversale le 5 periassiali, del diametro di circa 120 µm, sono circondate da 2(3) strati di cellule subcorticali e da uno strato di cellule corticali pigmentate che, in visione superficiale, mostrano un profilo ovoidale o subrettangolare con angoli smussati e misurano 60-110 x 15-30 µm. Solo la generazione tetrasporofitica di questa specie pantropicale alloctona è presente in Mediterraneo. Le terasporocisti, a divisione tetraedrica e del diametro di 80-100 µm, sono localizzate sulle ramificazioni di ultimo e penultimo ordine e nei ramuli di ultimo ordine il loro sviluppo determina un ingrossamento dell’asse fertile che, per la presenza di una porzione prossimale sterile ristretta, assume l’aspetto di una sorta di stichidio.
 Habitat Livelli superiori del piano infralitorale e zona di frangia in ambienti moderatamente esposti al moto ondoso.
 Distribuzione Segnalata per la prima volta in Mediterraneo da Athanasiadis (1987), questa specie pantropicale considerata come alloctona (Cormaci et al., 2004) è stata poi ritrovata anche sulle coste italiane (Cecere et al., 1996). I nuovi reperti toscani ampliano notevolmente il suo areale mediterraneo ed indicano che C. polyrhiza è ormai divenuta una componente stabile del contingente floristico delle coste toscane risultando presente sia lungo il litorale livornese che in alcune isole dell’arcipelago.