Dipterosiphonia rigens

 

 Dipterosiphonia rigens (C. Agardh) Falkenberg
Ordine: Ceramiales,
Famiglia: Rhodomelaceae

 Riferimento
bibliografico
 Falkenberg P., 1901: 325  Basionimo  Ceramium rigens C. Agardh, 1827: 638.

 Località tipo Mare Adriatico

 Descrizione Talli a portamento dorsoventrale collegati al basifita tramite rizoidi unicellulari con apice digitato e del diametro di 20-40 µm che si separano con setto dalle pericentrali ventrali. Gli assi risultano in parte prostrati ed in parte eretti e questi ultimi sono spesso riuniti in ciuffi intricati di colore marrone scuro mentre la porzione prostrata può raggiungere uno sviluppo lineare di alcuni cm. Gli assi prostrati, del diametro di 80-150 µm, sono provvisti di coppie alterne di ramificazioni laterali ad accrescimento determinato del diametro di 50-125 µm che si inseriscono sul lato dorsale; la ramificazione prossimale della coppia è semplice e spiniforme mentre quella distale è talvolta fornita di sparsi ramuli alterni. Nelle porzioni più vecchie del tallo la ramificazione distale può anche trasformarsi in un asse ad accrescimento indeterminato. Gli assi ad accrescimento indeterminato si accrescono tramite una cellula emisferica del diametro di circa 10 µm ed in sezione traversale presentano 5 pericentrali non corticate con un rapporto lunghezza/diametro maggiore di 1. Sporadici tricoblasti scarsamente ramificati possono essere presenti all’apice delle ramificazioni laterali ad accrescimento determinato. Nel materiale esaminato sono risultati presenti tetrasporofiti con tetrasporocisti, del diametro di 50-65 µm, disposte sulle ramificazioni laterali ad accrescimento determinato in serie più o meno lineari o leggermente spiralate; la presenza di tetrasporocisti mature determina un leggero rigonfiamento dei singoli articoli.
 Habitat Epifita sulle foglie di Posidonia oceanica (L.) Delile e su macroalghe tipiche di popolamenti fotofili distribuiti nei livelli superiori del piano infralitorale, sia in ambienti riparati che esposti al moto ondoso.
 Distribuzione Più comune della specie precedente è segnalata sia nelle diverse isole dell’arcipelago che lungo le coste continentali toscane.