Halurus equisetifolius

 

 Halurus equisetifolius (Lightfoot) Kützing
Ordine: Ceramiales
Famiglia: Wrangeliaceae

 Riferimento
bibliografico
Kutzing F. T., 1843: 374  Basionimo Conferva equisetifolis Lightfoot J., 1777: 984

 Località tipo Hampshire (Inghilterra)

 Descrizione Talli con assi eretti cilindrici alti 6-15(20) cm, collegati al substrato tramite un disco basale del diametro di 5-10 mm, irregolarmente ramificati e con ramificazioni laterali sparse od addensate ed in tal caso provviste di ulteriori ramificazioni anche di 4° ordine. Nelle porzioni adulte del tallo gli assi principali presentano cellule assiali cilindriche rivestite da una parete dello spessore di 50-70 µm e lunghe 4-6 volte il loro diametro che oscilla tra 200 e 300 µm; nel terzo superiore di ciascuna cellula assiale si inserisce un verticillo di (5)6-7(8) ramificazioni ad accrescimento determinato costituite da 4-7 cellule cilindriche, anch’esse con pareti ispessite e lunghe 350-550 µm, che si ramificano 1-3 volte in modo di- o tricotomo e presentano cellule apicali mucronate. Le ramificazioni laterali ad accrescimento indefinito si sviluppano a partire da una certa distanza dagli apici e si inseriscono sulla cellula assiale al di sopra del verticillo di rami ad accrescimento determinato. Filamenti rizoidali ascendenti e discendenti, prodotti dalle cellule basali dei verticilli, rivestono le cellule assiali e possono dar luogo a corte ramificazioni avventizie. Le strutture riproduttive sono portate su corte formazioni laterali che si originano all’estremità distale delle cellule assiali; nel gametofito femminile la formazione laterale consiste in un corto asse con 1-2 verticilli ed il cistocarpo, a maturità, presenta 1-3 gonimolobi del diametro di 430-700 µm, parzialmente avvolti da filamenti involucrali. Nel gametofito maschile l’asse fertile è costituito da 1-3 cellule, ciascuna con un verticillo all’estremità distale; sulle cellule basali dei verticilli, in posizione adassiale, corti filamenti policotomi originano le cellule madri delle spermatocisti che nel loro insieme danno luogo ad una struttura ovoide di 430-480 x 260- 380 µm. Nella generazione tetrasporofitica la struttura fertile consiste di un asse di 4-5 cellule di dimensioni progressivamente decrescenti e terminato da una cellula cupoliforme; su ciascuna cellula assiale si inserisce un verticillo di 6 ramificazioni ricurve, sparsamente ramificate e provviste sul lato adassiale di corti ramuli sui quali si sviluppano tetrasporocisti a divisione tetraedrica e del diametro di 70-120 µm.
 Habitat Primi metri del piano infralitorale in ambienti esposti al moto ondoso.
 Distribuzione Sulle coste italiane questa specie risulta segnalata per la Calabria e la Sicilia in pubblicazioni abbastanza recenti (Furnari G. et al., 2003) ma per quanto concerne le coste toscane, oltre a riferimenti bibliografici storici (Agardh J., 1842; Preda A., 1897), è disponile l’unica citazione di Rindi et al. (2002) che ne segnala la presenza alle secche della Meloria. Trattandosi di una specie ad affinità atlantica la sua effettiva persistenza nelle acque toscane andrebbe riconfermata.