Descrizione |
Talli sessili collegati al substrato tramite un ridotto disco
basale da cui si dipartono fronde decombenti compresse lateralmente,
pseudodicotome o pseudotricotome e con apici biforcati, talvolta
provviste di proliferazioni marginali spatulate. I talli, spesso
contigui e talvolta anastomosati fra loro, non superano i 10
cm in altezza e le singole fronde, di consistenza membranacea
o subcartilaginea nella porzione prossimale perennante, sono
larghe 3-7 mm ed hanno uno spessore di 150-250 µm. In sezione
trasversale la zona midollare è percorsa da filamenti
variamente orientati e frammisti a cellule stellate con corpo
centrale del diametro di 15-45 µm le cui braccia radiali,
oltre a prendere contatto con i filamenti midollari e con le
cellule corticali dello strato più interno, si collegano
con quelle di altre cellule stellate midollari formando una sorta
di lasso reticolo. La zona midollare è delimitata esternamente
da una zona corticale costituita da 4-5 strati di cellule le
cui dimensioni diminuiscono progressivamente procedendo verso
l'esterno. Quelle dello strato più interno, anch'esse
stellate ma con braccia per lo più orientate parallelamente
alla superficie del tallo, presentano un corpo centrale ovoide
del diametro di 35-60 µm mentre quelle dello strato più
esterno, a contorno poligonale, ovoide od irregolare, formano
un rivestimento continuo ed hanno un diametro di 4-12 µm.
Per quanto concerne i talli fertili non è stato ancora
individuato il gametofito maschile ma sono conosciute le strutture
riproduttive del gametofito femminile e del tetrasporofito (Vergés
e Rodríguez-Prieto, 2006b) come pure le fasi che precedono
e seguono la fecondazione (Rodríguez-Prieto e Hommersand,
2009). |