Laurencia caduciramulosa

 

 Laurencia caduciramulosa Masuda et Kawaguchi
Ordine: Ceramiales,
Famiglia: Rhodomelaceae

 Riferimento
bibliografico
 Masuda & Kawaguchi in Masuda et al., 1997: 3  Basionimo  

 Località tipo Hon Tre Island, Vietnam

 Descrizione Talli flaccidi di colore giallastro o verdastro, collegati al substrato tramite un disco basale primario ed assi prostrati stoloniferi. Dalla porzione basale si dipartono più assi eretti cilindrici, alti 1-2 cm e del diametro di 450-600 µm, forniti di ramificazioni laterali irregolarmente alterne e spiralate di lunghezza progressivamente decrescente, a loro volta provviste di ramificazioni di ordine superiore, inserite anch’esse con andamento alterno o spiralato. Corti ramuli decidui che svolgono il ruolo di propaguli, alti 190-250 µm, del diametro di 120-150 µm e con base ristretta di 60-90 µm, sono inseriti sulle ramificazioni di penultimo ordine che nei 2/3 inferiori presentano abbondanti cicatrici di ramuli ormai caduti mentre nella porzione apicale i ramuli ancora presenti sono spesso riuniti a formare una sorta di corona. In visione superficiale le cellule corticali, provviste di sinapsi secondarie e di corps en cerise, nelle porzioni prossimali e mediane del tallo mostrano un profilo allungato di 50-80 x 20-40 µm e risultano invece più o meno isodiametriche nelle porzioni apicali dove si proiettano leggermente all’esterno. In sezione trasversale il filamento assiale e le 4 periassiali sono riconoscibili unicamente in prossimità dell’invaginazione apicale e la zona midollare, le cui cellule presentano sporadici ispessimenti bilenticolari, è delimitata esternamente da uno strato corticale di cellule a contorno ovoide o subquadrato. Come già riportato da Furnari et al., (2001) e da Klein & Verlaque (2005) anche i campioni mediterranei da noi esaminati risultano privi di strutture riproduttive.
 Habitat Livelli inferiori della zona di marea e primi metri del piano infralitorale.
 Distribuzione Questa specie alloctona è al momento segnalata lungo la costa livornese (Calafuria) ed in due isole dell'arcipelago (Elba e Pianosa) ma in considerazione della notevole capacità di moltiplicazione vegetativa tramite propaguli è comunque probabile una sua presenza anche in altre località delle coste toscane.