Descrizione |
Talli flaccidi di colore giallastro o verdastro, collegati al substrato
tramite un disco basale primario ed assi prostrati stoloniferi. Dalla
porzione basale si dipartono più assi eretti cilindrici, alti
1-2 cm e del diametro di 450-600 µm, forniti di ramificazioni
laterali irregolarmente alterne e spiralate di lunghezza progressivamente
decrescente, a loro volta provviste di ramificazioni di ordine superiore,
inserite anchesse con andamento alterno o spiralato. Corti ramuli
decidui che svolgono il ruolo di propaguli, alti 190-250 µm, del
diametro di 120-150 µm e con base ristretta di 60-90 µm, sono
inseriti sulle ramificazioni di penultimo ordine che nei 2/3 inferiori
presentano abbondanti cicatrici di ramuli ormai caduti mentre nella
porzione apicale i ramuli ancora presenti sono spesso riuniti a formare
una sorta di corona. In visione superficiale le cellule corticali,
provviste di sinapsi secondarie e di corps en cerise, nelle porzioni
prossimali e mediane del tallo mostrano un profilo allungato di
50-80 x 20-40 µm e risultano invece più o meno isodiametriche
nelle porzioni apicali dove si proiettano leggermente allesterno.
In sezione trasversale il filamento assiale e le 4 periassiali sono
riconoscibili unicamente in prossimità dellinvaginazione
apicale e la zona midollare, le cui cellule presentano sporadici
ispessimenti bilenticolari, è delimitata esternamente da uno strato
corticale di cellule a contorno ovoide o subquadrato. Come già
riportato da Furnari et al., (2001) e da Klein & Verlaque (2005)
anche i campioni mediterranei da noi esaminati risultano privi di
strutture riproduttive. |