Lithothamnion corallioides

 

  Lithothamnion corallioides (P. Crouan et H. Crouan) P. Crouan et H. Crouan
Ordine: Corallinales
Famiglia: Lithothamniaceae

 Riferimento
bibliografico

Crouan P. L. & Crouan H. M., 1867: 151

 Basionimo
Spongites corallioides P. L. Crouan et H. M. Crouan, 1852: n° 214

 Località tipo Brest, Francia

 Descrizione Talli di rado crostosi, per lo più liberi e variamente ramificati su piani diversi, del diametro di 2-4 cm e con rami dello spessore di 1-1,8 mm. In sezione longitudinale radiale le ramificazioni mostrano al centro una zona midollare di filamenti non coassiali orientati in senso longitudinale e costituiti da cellule rettangolari rivestite da una sottile parete che periodicamente si alternano con cellule rivestite da una parete più ispessita e quindi con lume cellulare ridotto. La zona midollare è delimitata da una zona periferica nella quale i filamenti si incurvano verso la superficie del tallo e presentano cellule a contorno fusiforme od ovale, di dimensioni inferiori rispetto a quelle dei filamenti midollari. Frequenti cellule di fusione sono presenti sia nei filamenti della zona midollare che nei filamenti peritallici periferici rivestiti da più strati di cellule epitalliche, con quelle dello strato più esterno provviste di una parete tangenziale esterna svasata. I talli liberi, gli unici esaminati, presentano di solito unicamente concettacoli multiporati asessuati scarsamente prominenti e con una camera interna, sormontata da un tetto dello spessore di 30-40 µm, del diametro di 250-350 µm ed alta 80-110 µm; i concettacoli più vecchi non vengono colmati e rimangono visibili nello spessore del tallo.
 Habitat Fondi mobili del piano circalitorale interessati da moderate correnti di fondo che assicurano una buona circolazione delle acque ed impediscono una eccessiva sedimentazione. In situazioni ottimali l'accumulo dei talli determina la comparsa dei fondi a maërl ovvero di estesi banchi nei quali uno strato superficiale di alghe in attiva crescita e che rotolano continuamente su se stesse effettuando piccoli spostamenti, sovrasta un deposito di spessore variabile costituito dai residui di vecchi talli ormai morti e più o meno frammentati.
 Distribuzione Al momento segnalata unicamente in due isole dell'arcipelago toscano (Elba e Giannutri). Sarebbero comunque opportune ulteriori indagini per individuare la sua effettiva distribuzione nell'ambito dell'arcipelago e lungo le coste continentali toscane dato che nella direttiva Habitats dell'Unione Europea questa specie è considerata di interesse comunitario e meritevole di protezione.