Descrizione |
Talli in forma di rodoliti od epilitici ed in tal caso in grado
di formare un voluminoso conglomerato, collegato al substrato
tramite una ridotta porzione basale; l'espansa estremità
distale può raggiungere un diametro di oltre 20 cm ed
è completamente ricoperta da numerose lamelle avventizie
con margini ondulati che spesso si sollevano e si avvolgono a
formare protuberanze subcilindriche aperte e dilatate all'apice.
In sezione longitudinale radiale le lamelle mostrano una evidente
struttura monomera, dello spessore di 200-500 µm, con filamenti
ipotallici quasi piumosi che decorrono più o meno paralleli
alla faccia ventrale e dai quali si dipartono corte file cellulari
dirette verso il basso e filamenti peritallici che si incurvano
verso l'alto. Nei filamenti ipotallici le cellule hanno un diametro
di 8-12 µm e risultano 1,5-2 volte più lunghe che
alte mentre nei filamenti peritallici sono alte 4,5-23,5 µm
e larghe 7-18 µm. Frequenti cellule di fusione sono presenti
sia nei filamenti ipotallici che nei filamenti peritallici rivestiti
da un solo strato di cellule epitalliche con pareti tangenziali
esterne svasate che, in visione superficiale, mostrano un contorno
poligonale o più o meno stondato ed un diametro di 7-14,5
µm. Tetrasporofiti fertili sono stati osservati tra i campioni
in forma di rodoliti nei quali il tetto del concettacolo multiporato
risulta leggermente sollevato rispetto alla superficie del tallo
e ciascun poro è bordato da una corona di 6-7 cellule
disposte a rosetta; le dimensioni della camera risultano quanto
mai variabili sia in larghezza (270-720 µm) che in altezza
(100-315 µm); i concettacoli più vecchi non vengono
colmati e rimangono visibili nello spessore del tallo. |