Lophocladia lallemandii

 

Lophocladia lallemandii (Montagne) F. Schmitz
Ordine: Ceramiales, Famiglia: Rhodomelaceae

 Riferimento
bibliografico

Schmitz F., 1893a: 223

 Basionimo
Dasya lallemandii Montagne, 1849: 289

 Località tipo Mar Rosso

 Descrizione Talli eretti a simmetria radiale alti fino a 15 cm, formanti ciuffi intricati di colore rosato o biancastro in fase di senescenza e collegati al substrato tramite rizoidi provvisti all'apice di espansioni discoidi pluricellulari. Gli assi cilindrici, a struttura monopodiale, sono rivestiti da 4 periassiali e quelli principali, nella porzione prossimale talvolta prostrata, hanno un diametro di 500-600 µm, e presentano una lassa corticazione costituita da rizoidi discendenti lungo le pareti longitudinali di periassiali contigue che misurano 380-420 x 250-300 µm. Il diametro degli assi diminuisce progressivamente e sugli articoli della porzione mediana e distale del tallo, dove gli articoli 1,5 volte più alti che larghi misurano rispettivamente 360-420 x 250-275 µm e 250-290 x 130-160 µm, si inseriscono, con una divergenza di ¼ tricoblasti pigmentati alti circa 3 mm e del diametro di 15 µm, ramificati in modo alterno e complanare. Le ramificazioni laterali pseudodicotome, se decombenti, possono riprendere contatto con il substrato in seguito alla formazione di rizoidi avventizi. Nel materiale esaminato sono risultati presenti tetrasporofiti forniti di abbondanti stichidi inseriti sulla cellula basale dei tricoblasti per il tramite di un pedicello; le voluminose tetrasporocisti, del diametro di 60-80 µm, una per articolo e protette da 3 cellule di rivestimento, sono disposte con un andamento spiralato e conferiscono allo stichidio un aspetto toruloso.
 Habitat Epifita su macroalghe, in particolare Cystoseira spp., e praterie di Posidonia oceanica (L.) Delile distribuite nell'intero range batimetrico del piano infralitorale. In tempi recenti, lungo le coste meridionali dell'isola di Pianosa, questa specie alloctona ha dato luogo a fenomeni di overgrowth (Bedini et al., 2011).
 Distribuzione Al momento questo migrante lessepsiano risulta segnalato unicamente in alcune isole dell'arcipelago ma, trattandosi di una specie con caratteristiche invasive (Cebrian & Ballesteros, 2010), non è da escludere una sua eventuale futura distribuzione anche nelle rimanenti isole e lungo le coste continentali toscane.