Genere


Cladostephus C. Agardh 1817: xxv

Talli epilitici, alti 5-25 cm e di colore bruno-scuro, collegati al substrato tramite un disco basale variamente espanso sul quale si inseriscono uno o più assi eretti cilindrici di natura parenchimatica, ad accrescimento indeterminato e forniti di una evidente cellula apicale. La ramificazione è pseudodicotoma e gli assi eretti sono più o meno completamente rivestiti a partire dalla zona basale da verticilli di rami ad accrescimento determinato lunghi 1-3 mm, semplici o a loro volta provvisti di sparsi ramuli dalla cui ascella si dipartono ciuffi di peli. In sezione trasversale gli assi mostrano una ristretta zona midollare di cellule cubiche, circondata da una zona corticale interna con cellule di dimensioni progressivamente maggiori, a sua volta delimitata nelle porzioni più vecchie del tallo da una zona corticale esterna costituita da piccole cellule derivate da formazioni rizoidali appressate agli assi. L’apparato plastidiale è di tipo neoplastidiale con plastidi parietali privi di pirenoide.
Il ciclo biologico è digenetico diploaplofasico isomorfo e la gamia è isogama; sia le gametocisti pluriloculari del gametofito che le sporocisti uniloculari dello sporofito sono pedicellate e portate in posizione laterale sui rami verticillati ad accrescimento determinato.
Il genere presenta un numero limitato di specie prevalentemente distribuite nei mari temperato-freddi; sulle coste toscane è presente Cladostephus spongiosum (Hudson) C. Agardh