Lobophora J. Agardh, 1894: 21
Talli di natura parenchimatica a portamento dorsoventrale
o suberetti, alti 2-20 cm e fissati al substrato tramite un feltro
di rizoidi, con fronde che possono risultare intere ed ampiamente
flabellate o suddivise ed allora subdicotome o con irregolari
ramificazioni laterali. Laccrescimento marginale è
dovuto alla presenza di una fila continua di cellule meristematiche
che si dividono in modo sincrono. In sezione longitudinale radiale
si osserva uno strato di voluminose cellule midollari rettangolari
accompagnato sui due lati da ulteriori strati simmetrici di cellule
midollari regolarmente sovrapposte e delimitate da uno strato
di cellule corticali pigmentate, provviste di plastidi parietali
discoidi privi di pirenoide. Alla superficie del tallo si osservano
peli con meristema basale riuniti in file concentriche o in ciuffi
sparsi.
Il ciclo biologico è digenetico diploaplofasico isomorfo
ma per quanto concerne la generazione aploide in natura sono
stati osservati unicamente gametofiti femminili con oogoni riuniti
in sori a contorno indefinito. Nella generazione sporofitica
i sori delle sporocisti uniloculari, nel cui interno maturano
8 meiospore, sono provvisti di indusio e privi di parafisi; in
laboratorio sono stati comunque evidenziati fenomeni apomeiotici
a livello degli organi uniloculari per cui le aplanospore liberate
possono riciclare direttamente la generazione di partenza.
In Mediterraneo è presente una sola specie: Lobophora
variegata (J. V. Lamouroux) Womersley ex E. C.
Oliveira, segnalata anche sulle coste toscane.
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