Felicinia Manchisi, Le Gall, Ribera, Gargiulo et M. Morabito, 2014: 239
Fronde carnose a contorno ellittico o suborbicolare, provviste
o meno di un breve stipite, con margini talvolta ispessiti, interi,
lobati o dentati. La zona midollare è costituita da un
lasso intreccio di filamenti in parte anastomosati fra loro ed
è delimitata da file anticlinali di cellule sferiche,
ellittiche o fusiformi, di dimensioni progressivamente decrescenti,
che si collegano fra loro tramite sinapsi secondarie andando
a formare una zona corticale più o meno compatta. Il ciclo
biologico è isomorfo. Nel gametofito femminile le strutture
riproduttive sono alloggiate in ampolle fertili ed il ramo carpogoniale
tricellulare si inserisce sui filamenti primari che delimitano
l'ampolla. Dopo la fecondazione il carpogonio si fonde con la
cellula sottostante e da questa cellula di fusione si originano
numerosi filamenti di connessione non settati ognuno dei quali
si fonde con una cellula ausiliaria presente nelle ampolle circostanti,
trasferendovi il nucleo diploide. A maturità il cistocarpo
presenta un numero elevato di piccole carposporocisti ed è
avvolto da un pericarpo, privo di ostiolo, che deriva dai filamenti
dell'ampolla e da proliferazioni delle cellule corticali adiacenti.
Risultano assenti dettagli relativi alle spermatocisti che in
questo genere non sono mai state osservate. L'espressione morfologica
della generazione sporofitica è strutturalmente simile
a quella del gametofito femminile e le tetrasporocisti, a divisione
crociata, si formano negli strati intermedi della zona corticale
e sono distribuite su ambedue le superfici del tallo.
Nel bacino mediterraneo sono attualmente presenti due specie
appartenenti a questo genere: F. spathulata e F. marginata ma
sulle coste toscane è segnalata unicamente
Felicinia marginata (Roussel) Manghisi, Le
Gall, Ribera, Gargiulo et M. Morabito
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