Gracilariopsis longissima

 

 Gracilariopsis longissima (S. G. Gmelin) M. Steentoft,
L. M. Irvine et W. F. Farnham
Ordine: Gracilariales,
Famiglia: Gracilariaceae

 Riferimento
bibliografico
Steentoft M. et al., 1995: 117  Basionimo Fucus longissimum S. G. Gmelin, 1768: 134

 Località tipo Sheerness, Kent, Inghilterra

 Descrizione Da uno o più dischi basali coalescenti fra loro e del diametro complessivo di 2-3 mm, si dipartono uno o più assi principali cilindrici, alti (5)10-15 cm e del diametro di 1-3 mm, provvisti di sottili ramificazioni laterali di 1° e 2° ordine, inserite ad intervalli più o meno regolari, di lunghezza abbastanza uniforme e con costrizioni basali non molto evidenti. In sezione trasversale la zona corticale, costituita da 1(2) strati di cellule più alte che larghe di (11)16(20) x 5-8 µm, è sottesa da una zona subcorticale dello spessore di 2-3(4) cellule, isodiametriche od allungate in senso anticlinale, riunite a formare uno pseudotessuto compatto che delimita la zona midollare. La zona midollare, negli strati più esterni, è anch'essa formata da cellule leggermente allungate in senso anticlinale che comunque assumono progressivamente un contorno isodiametrico procedendo verso la zona centrale dove raggiungono un diametro di 270-340(430) µm e presentano pareti cellulari abbastanza ispessite. I campioni esaminati sono sterili ma i relativi riferimenti bibliografici riportano gametofiti femminili con cistocarpi subsferici del diametro di 0,8-1 mm e più larghi che alti, provvisti di un poro centrale talvolta bordato da un piccolo becco estroflesso; nei gametofiti maschili le cellule madri delle spermatocisti sono riunite in sori superficiali, contornati da cellule corticali sterili e dello spessore di 11-16 µm. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti a divisione crociata ed immerse nella zona corticale misurano (20)28(35) x (32)40(54) µm.
 Habitat Livelli superiori del piano infralitorale su substrati di sabbia e roccia riparati dal moto ondoso; essendo in grado di tollerare variazioni della salinità si ritrova anche in ambienti salmastri o d'estuario, spesso con talli pleustofiti.
 Distribuzione Segnalata lungo il litorale livornese, in alcune isole dell'arcipelago e nella laguna di Orbetello.