Genere


 

Gymnogongrus Martius, 1833 :27

Talli eretti di consistenza cartilaginea, ripetutamente subdicotomi e con ramificazioni per lo più complanari, collegati al substrato tramite un disco basale. La struttura del tallo è pluriassiale con ramificazioni cilindriche, compresse lateralmente od anche appiattite, che presentano di solito apici arrotondati. In sezione trasversale la zona midollare compatta risulta costituita da voluminose cellule ed è delimitata esternamente da 2-3 strati di piccole cellule corticali isodiametriche riunite in file anticlinali. Il ciclo biologico è eteromorfo e si completa attraverso due fasi rappresentate da gametofiti eretti dioici e tetrasporofiti crostosi che si sviluppano in forma di pustole alla superficie dei gametofiti femminili. Nei gametofiti maschili le cellule madri delle spermatocisti formano sori superficiali mentre nei gametofiti femminili i rami carpogoniali di 3-4 cellule sono portati da cellule supporto che svolgono anche il ruolo di cellule ausiliarie. Dopo la fecondazione i filamenti gonimoblastici emergono all’esterno del tallo ed organizzano una sorta di pustola che, a maturità, sviluppa nemateci superficiali con file radiali di tetrasporocisti o carpotetrasporocisti secondo l’interpretazione di Schotter (1968); le file radiali di tetrasporocisti, a divisione crociata, sono sormontate da una o più cellule sterili.
In Mediterraneo sono segnalate due specie di questo genere ma sulle coste toscane è stata ritrovata unicamente Gymnogongrus griffithsiae (Turner) Martius.