Genere |
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Irvinea Guiry in G. W. Saunders, I. W. Strachan et Kraft, 1999: 36 I talli sono provvisti di uno stipite cilindrico, semplice
o ramificato, che si collega al substrato tramite assi prostrati
stoloniferi talvolta riuniti a formare una struttura discoide;
sullo stipite si inseriscono, con andamento simpodiale, vescicole
rigonfie, ovoidi, semplici o prolifere. La struttura è
pluriassiale e la zona corticale delle vescicole è costituita
da 2-3 strati di piccole cellule con quelle dello strato più
esterno che formano un rivestimento discontinuo ed assumono,
in visione superficiale, un aspetto a rosetta inserendosi lungo
i bordi delle cellule sottostanti. La zona corticale sovrasta
una zona midollare compatta, formata da 1-2 strati di cellule
ialine a contorno arrotondato ed allungate in senso longitudinale,
che delimitano una cavità centrale contenente materiale
mucillaginoso. La mucillagine è apparentemente prodotta
da cellule secretrici originate, a gruppi di 1-6, da cellule
di supporto morfologicamente differenziate ed inserite sulle
cellule midollari. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti
sono dioici. Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti
derivano dalle cellule corticali più esterne in seguito
a divisioni periclinali ed anticlinali e le spermatocisti sono
quindi riunite in sori estesi distribuiti sulla parete della
vescicola. Nel gametofito femminile la situazione è procarpica
ed il ramo carpogoniale quadricellulare si inserisce su una cellula
supporto situata nello strato corticale a contatto con la zona
midollare; dalla cellula supporto, oltre al ramo carpogoniale,
si diparte un ramo bicellulare la cui cellula apicale svolge
il ruolo di cellula ausiliaria. Dopo la fecondazione il carposporofito,
sotteso da una cellula basale di fusione, sviluppa 2 o 3 gonimolobi
che si accrescono in modo sincrono e presentano carposporocisti
in differenti stadi di maturazione; un certo numero di cellule
allungate e filiformi persistono durante la maturazione del carposporofito
ed hanno probabilmente un ruolo trofico. Il cistocarpo ostiolato,
a maturità, emerge dalla parete della vescicola ed è
provvisto di uno pericarpo ispessito. Nella generazione tetrasporofitica
le tetrasporocisti, a divisione crociata regolare od irregolare,
sono distribuite in sori a contorno non ben definito e derivano
da cellule situate nello strato intermedio della zona corticale.
Il genere presenta numerose affinità con il genere Botryocladia
ma si distingue per le cellule corticali esterne disposte a formare
uno strato discontinuo e per il fatto che le cellule secretrici
sono portate da cellule di supporto morfologicamente differenziate. |