Genere |
![]() Kallymenia J. Agardh, 1842: 98-99 Talli fogliosi eretti con lamine espanse intere o lobate e
talvolta perforate o con proliferazioni marginali, subsessili o provviste
di un breve stipite che si collega al substrato
tramite un ridotto disco basale. La struttura è pluriassiale
e la zona midollare risulta prevalentemente filamentosa con filamenti
midollari frammisti a filamenti rizoidali e con sparse cellule
isodiametriche o stellate ed è delimitata esternamente
da una zona corticale con cellule progressivamente più
piccole procedendo verso lo strato più esterno; quelle
dello strato più interno, anch'esse per lo più
stellate, si collegano fra loro a formare una sorta di reticolo.
Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici
o talvolta monoici. Nel gametofito femminile il sistema carpogoniale
non procarpico prende origine dalle cellule situate nello strato
più interno della zona corticale che separano una cellula
supporto arrotondata; la cellula supporto produce a sua volta
un certo numero di cellule sussidiarie su una delle quali si
inserisce un ramo carpogoniale bicellulare (specie monocarpogoniali)
anche se in alcune specie, definite come policarpogoniali, ulteriori
rami carpogoniali si inseriscono su altre cellule sussidiarie.
Dopo la fecondazione si forma una cellula di fusione lobata che
comprende la cellula di supporto e la cellula sussidiaria e da
essa si dipartono filamenti di connessione che contattano le
cellule ausiliarie anch'esse localizzate nella zona corticale
interna e, come la cellula supporto, fornite di cellule sussidiarie.
Inizialmente i filamenti di connessione sono uninucleati ma una
volta raggiunta la cellula ausiliaria divengono plurinucleati
ed iniziano a sviluppare filamenti gonimoblastici ramificati
le cui cellule, a maturità, si trasformano in altrettante
carpospore. A maturità il carposporofito occupa buona
parte della zona midollare ed il suo progressivo aumento dimensionale
determina un leggero rigonfiamento superficiale privo di ostiolo
per cui le carpospore vengono rilasciate in seguito alla gelificazione
delle cellule corticali. Nel gametofito maschile le cellule madri
delle spermatocisti prendono origine dalle cellule corticali
dello strato più esterno, sono riunite in sori a contorno
irregolare e presenti di solito solo su una delle due superfici
della fronda. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti,
a divisione crociata, sono immerse nella zona corticale esterna
ed irregolarmente distribuite su ambedue le superfici. In visione superficiale cellule dello strato corticale |