Descrizione |
Lamine estese di colore rosa-violaceo, a volte sovrapposte e
con margini lobati e leggermente ondulati provvisti di striature
radiali sul bordo inferiore; le lamine hanno diametro di 10-20(25)
cm ed uno spessore nella zona marginale di 100-200 µm che
aumenta a 1,5-2 mm nelle porzioni più vecchie del tallo.
In sezione longitudinale radiale è spesso presente un
falso ipotallo dato che i filamenti peritallici risultano fortemente
obliqui o più o meno paralleli al lato ventrale, con cellule
più alte che larghe di 8-22(35) x 7-17 µm; procedendo
verso il lato dorsale le file peritalliche si incurvano verso
l'alto assumendo un andamento verticale con cellule di filamenti
contigui che non mostrano un allineamento in senso periclinale
e sono terminate da 1-2 strati di cellule epitalliche. I concettacoli
asessuati presenti nel materiale esaminato mostrano un contorno
reniforme con una camera interna larga 290-335 µm ed alta
86-140 µm, provvista di una evidente columella calcificata
e di una struttura a corona inserita sul tetto del concettacolo
in corrispondenza del canale del poro.
Alcuni autori considerano L. cabiochiae sinonimo di L. stictiforme
(Areschough) Hauck ma, in accordo con Rodríguez-Prieto
et al. (2013) riteniamo opportuno mantenere un rango specifico
a questo taxon. |
Habitat |
Anche se presente in ambienti scarsamente illuminati del piano
infralitorale è diffusa in particolare nel coralligeno
sia di parete che di piattaforma dove contribuisce, insieme ad
altre corallinacee, all'edificazione dei conglomerati organogeni. |
Distribuzione |
Segnalata sia lungo le coste dell'Argentario che in alcune isole
dell'arcipelago ma dato che molti riferimenti bibliografici relativi
a L. stictiforme (Areschough) Hauck devono essere in realtà
attribuiti a questa specie è ragionevole ipotizzare una
sua ampia distribuzione sia lungo le coste continentali toscane
nelle restanti isole dell'arcipelago. |