Genere |
![]()
Nemalion Duby, 1830: 959 La generazione gametofitica macroscopica presenta uno o più
assi cilindrici mucillaginosi, semplici o scarsamente ramificati,
collegati al substrato tramite un disco basale. La struttura
è pluriassiale ed in sezione trasversale gli assi presentano
una compatta zona midollare costituita da sottili filamenti assiali
lassamente intrecciati da cui si dipartono filamenti anticlinali
inizialmente scarsamente ramificati e non pigmentati poi ripetutamente
ramificati e disposti in fascicoli pigmentati. Le cellule dei fascicoli, provviste
di un plastidio assiale stellato con pirenoide centrale, sono immerse
in una matrice mucillaginosa comune e quelle distali si riuniscono a formare
una zona corticale esterna più o meno compatta. Il ciclo
biologico è eteromorfo ed i gametofiti sono dioici o talvolta
monoici. Nel gametofito femminile i rami carpogoniali, di 4-8
cellule anch'esse pigmentate a parte quella carpogoniale, assomigliano
alle estremità distali dei fascicoli corticali e si inseriscono
su una cellula supporto situata nella porzione prossimale od
intermedia dei fascicoli. Dopo la fecondazione il ventre del
carpogonio si divide con un setto trasversale e la cellula distale
assume il ruolo di cellula piede del gonimoblasto dividendosi
con setti obliqui o longitudinali per formare un glomerulo cellulare
da cui si irradiano corti filamenti gonimoblastici provvisti,
a maturità, di carposporocisti apicali. Durante la maturazione
del carposporofito le cellule immediatamente sottostanti alla
cellula piede riassorbono parzialmente le loro pareti trasversali
per formare una piccola cellula di fusione mentre le cellule
prossimali del ramo carpogoniale sviluppano filamenti sterili
che avvolgono parzialmente il carposporofito. Nel gametofito
maschile le cellule madri delle spermatocisti sono riunite in corte
catene che si inseriscono in posizione laterale sulle cellule
distali dei fascicoli corticali. La generazione microscopica
del tetrasporofito, ottenuta in coltura e solo raramente individuata
in situ, consta di un filamento uniseriato ed irregolarmente
ramificato in grado di produrre monosporocisti o tetrasporocisti
a divisione crociata. |