Genere |
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Ptilocladiopsis Berthold, 1882: 518 L'unica specie di questo genere endemico del Mediterraneo
presenta un tallo mucillaginoso di ridotte dimensioni a struttura
uniassiale, subcilindrico o compresso lateralmente, collegato
al substrato tramite un ridotto disco basale. I talli adulti
mostrano 4-5 ordini di ramificazioni laterali irregolarmente
alterne e complanari che progressivamente si assottigliano procedendo
verso le porzioni apicali costituite da filamenti uniseriati;
quelle più sviluppate sono completamente ricoperte da
filamenti ramificati che, occasionalmente, presentano cellule
apicali con peli unicellulari. L'accrescimento si realizza in
seguito a divisioni trasversali di una cellula apicale cupoliforme
le cui derivate separano quattro cellule periassiali dalle quali
prendono origine corti filamenti ramificati. Inizialmente le
periassiali sono a reciproco contatto ed a contatto con la cellula
assiale ma allontanandosi dalle porzioni subapicali si dilatano
all'estremità distale, iniziano a produrre cellule corticali
tramite ramificazioni tricotome e si separano progressivamente
dal filamento assiale in modo da originare uno spazio vuoto.
Lo spazio interno, oltre ad essere percorso dal filamento assiale
è attraversato dalle estremità prossimali lungamente
affusolate delle quattro periassiali ed è delimitato esternamente
da 3 strati di cellule corticali collegate fra loro da sinapsi
secondarie; nello strato più esterno le cellule sono a
reciproco contatto e da esse si dipartono corti filamenti, talvolta
provvisti di cellule secretrici intercalari, che ricoprono più
o meno completamente la superficie del tallo. Il ciclo biologico
non è ben definito dato che si conosce unicamente la generazione
gametofitica con gametofiti proterandrici o monoici. Le cellule
madri delle spermatocisti, di solito in numero di 2, vengono
separate da cellule vegetative situate nella porzione basale
dei filamenti superficiali ed anche il ramo carpogoniale quadricellulare
occupa una posizione analoga dato che la cellula supporto è
una cellula basale dei filamenti. Dopo la fecondazione il carpogonio
si fonde con la cellula sottostante e da questa
cellula di fusione si dipartono filamenti di connessione che
trasferiscono i nuclei diploidi alla cellula ausiliaria ovvero alla cellula
apicale di corti ramuli bicellulari prodotti dai filamenti superficiali. Dalla cellula ausiliaria
prende origine un sistema di filamenti gonimoblastici ramificati
le cui cellule si trasformano in altrettante carposporocisti
ed a maturità il cistocarpo, protetto da un incospicuo
pericarpo costituito da sparsi filamenti, emerge parzialmente
alla superficie del tallo. |