Genere



 

Rhodophyllis Kützing, 1847: 23

Talli con fronde laminari o compresse lateralmente, pseudodicotome o con ramificazioni laterali alterne od irregolari, collegate al substrato tramite un disco basale. La struttura è uniassiale anche se le immediate derivate, spesso raggruppate, assumono complessivamente l'aspetto di un meristema marginale. In sezione trasversale si osserva una sottile zona midollare filamentosa delimitata su ambedue i lati da una zona corticale costituita da 1-2(3) strati di cellule pigmentate. In visione superficiale i filamenti midollari sono talvolta visibili ed appaiono come venature indistinte mentre le cellule corticali dello strato più esterno, nelle specie provviste di una zona corticale pluristratificata, si dispongono spesso a rosetta attorno alle cellule dello strato sottostante. Cellule secretrici sono talvolta presenti. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici. Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti prendono origine dalle cellule corticali dello strato più esterno e sono di solito distribuite nelle ramificazioni laterali più giovani. Nel gametofito femminile i rami carpogoniali sono costituiti da 3(4) cellule e la loro cellula ausiliaria è situata in prossimità della cellula supporto; dopo la fecondazione il carposporofito maturo presenta filamenti gonimoblastici provvisti di catene terminali di carposporocisti che si irradiano da una evidente cellula di fusione centrale, frammisti a filamenti sterili in contatto con il pericarpo. I cistocarpi, voluminosi e con pericarpo di solito non ostiolato, sono per lo più distribuiti su ambedue le superfici del tallo o localizzati sui margini. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione zonata, sono immerse nella zona corticale.
L'unica specie di questo genere identificata nei campionamenti effettuati sulle coste toscane è: Rhodophyllis divaricata (Stackhouse) Papenfuss