Genere


Woelkerlingia Alongi, Cormaci et G. Furnari, 2007: 314

Talli collegati al basifita tramite assi prostrati, uniseriati e non corticati, forniti di rizoidi unicellulari con apice digitato e, sul lato dorsale, di assi eretti semplici o scarsamente ramificati con ramificazioni pseudodicotome od unilaterali, anch'essi privi di corticazione. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici. Nei filamenti fertili del gametofito femminile la cellula apicale e quella subapicale presentano dimensioni ridotte rispetto alle cellule sottostanti e quella subapicale separa due periassiali una delle quali rimane sterile mentre l'altra assume il ruolo di cellula supporto e in successione produce una cellula sterile ed un ramo carpogoniale quadricellulare in posizione laterale. In alcuni casi la formazione della cellula sterile e del ramo carpogoniale può comunque interessare la cellula sottostante a quella subapicale. Dopo la fecondazione la cellula supporto origina una cellula ausiliaria che, dopo aver ricevuto il nucleo diploide, origina 2-4 filamenti gonimoblastici ai cui apici si differenziano voluminose carposporocisti ovoidi. Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti avvolgono 3-4 articoli fertili apicali di un asse eretto e da ognuna si separano 2-3 spermatocisti; a maturità la struttura fertile occupa quindi una posizione terminale e mostra un profilo ovoide o subcilindrico. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione tetraedrica, sono portate all'apice di un corto pedicello di (1)2-4 cellule che si inserisce sui filamenti eretti ed occasionalmente anche sugli assi prostrati.
Al genere sono attribuite due sole specie e quella presente nel Mediterraneo occidentale: Woelkerlingia minuta Alongi, Cormaci et G. Furnari, descritta su campioni raccolti all'isola di Salina (Isole Eolie), risulta presente anche a Montecristo.