Feldmannia lebelii

 

Feldmannia lebelii (J. E. Areschoug ex P. Crouan et H. Crouan) G. Hamel

Ordine: Ectocarpales

Famiglia: Acinetosporaceae


 Riferimento
bibliografico

Hamel G., 1939: 67

 Basionimo

Ectocarpus lebelii J. E. Areschoug ex P. L. et H. M. Crouan, 1867: 163


 Località tipo

    Brest, Francia


 Descrizione

Nella revisione di Knoepffler-Péguy (1970) non viene riconosciuta la validità del binomio F. lebelii ed i campioni mediterranei precedentemente ricondotti a questo taxon vengono separati a livello di varietà  ed attribuiti a F. caespitula (J. Agardh) Knoepffler-Péguy var. caespitula se mostrano caratteristiche simili al basionimo Ectocarpus caespitosus J. Agardh descritto su materiale raccolto sulle coste francesi del Mediterraneo, oppure a F. caespitula (J. Agardh) Knoepffler-Péguy var. lebelii (J. E. Areschoug ex P.L.Crouan et H.M. Crouan) Knoepffler-Péguy se viceversa mostrano caratteristiche simili ai campioni presenti sulle coste atlantiche. Questa impostazione tassonomica non è condivisa da Womersley (1987) che considera F. caespitula sinonimo di F. lebelii (cfr. anche Guiry & Guiry, 2008). Ancora diversa è l’impostazione proposta da Kim & Lee (1994) che mantengono un rango specifico per F. lebelii, in quanto caratterizzata da una ramificazione alterna ed organi pluriloculari affusolati all’apice, ed includono F. caespitula nell’ambito specifico di F. paradoxa (Montagne) G. Hamel al rango di varietà in considerazione del fatto che la ramificazione è talvolta opposta e che gli organi pluriloculari, pur non risultando ovoidali o globulari, mostrano comunque un apice stondato. L’inquadramento tassonomico degli esemplari mediterranei non è quindi ben definito ma, in accordo con Guiry & Guiry (l.c.), riteniamo più opportuno attribuire i nostri campioni a F. lebelii in attesa di ulteriori indagini che chiariscano le affinità tra quei taxa che mostrano caratteristiche abbastanza simili per quanto concerne il tipo di ramificazione ed il profilo degli organi pluriloculari.

Il materiale esaminato forma densi ciuffi globosi, di colore verde-giallastro e del diametro di 4-6 mm, la cui base cuneiforme si insinua nelle cripte pilifere di Cystoseira amentacea (C. Agardh) Bory var. stricta Montagne. Nella porzione basale i filamenti, con ramificazione alterna o raramente opposta, sono costituiti da cellule cilindriche del diametro di (20)25-30 µm e 2-3 volte più alte che larghe. Gli organi pluriloculari, provvisti di un evidente pedicello unicellulare ricurvo, sono di solito singoli o raramente opposti, mostrano un profilo ovoidale o subcilindrico e misurano 30-40 x (70)80-100(110) µm. I lunghi filamenti eretti non ramificati che si dipartono dalle zone meristematiche intercalari si prolungano all’apice con falsi peli ed hanno un diametro uniforme di 30-35 µm con cellule 2-3 volte più alte che larghe, lievemente ristrette a livello dei setti trasversali.

 Habitat

Epifita su specie del genere Cystoseira che colonizzano la frangia infralitorale ed i primi metri del piano infralitorale.  

 Distribuzione

Segnalata sia nelle isole dell’arcipelago che lungo le coste continentali toscane.