Sargassum vulgare

 

Sargassum vulgare C. Agardh

Ordine: Fucales

Famiglia: Sargassaceae


 Riferimento
bibliografico

Agardh C., 1820: 3

 Basionimo

 Località tipo

    “Ad litora Oceani Atlantici”


 Descrizione

Da un disco basale del diametro di 1-1,5 cm si diparte un cauloide, talvolta ramificato ed alto 2,5-4,5 cm, sul quale si inseriscono ramificazioni primarie lunghe 30-40(60) cm i cui assi cilindrici risultano riccamente muricati nelle porzioni più giovani e provvisti di fillocladi primari, a contorno lanceolato, talvolta bifidi e con margini ondulati e serrati, che misurano 5-6 x 0,6-1 cm. Le sparse ramificazioni secondarie, alte 8-12 cm, sono fornite di fillocladi secondari di 2,5-4 x 0,4-1 cm che, al pari di quelli primari, presentano margini ondulati e chiaramente dentati. Le vescicole aerifere, del diametro di 5-6 mm e per lo più prive di mucrone apicale, sono portate da un pedicello cilindrico lungo 3-5 mm che spesso si espande lateralmente in due ali marginali provviste di processi spinosi. I ricettacoli fusiformi, semplici o bifidi ed alti 3-4 mm, sono sorretti da un pedicello cilindrico, semplice o ramificato e lungo 3-5 mm, che di inserisce all’ascella dei fillocladi. Questa espressione morfologica si osserva in talli raccolti ad una profondità di 10-20 m. Gli esemplari che vivono in ambienti più superficiali mostrano caratteristiche leggermente diverse in quanto da uno stesso disco basale si dipartono più cauloidi per cui l’alga assume un aspetto cespitoso, le ramificazioni primarie risultano più corte (15-20 cm), muricate anche nella porzione prossimale e con ramificazioni secondarie appressate ed infine i fillocladi, di consistenza più coriacea e con evidente nervatura mediana, mostrano dimensioni inferiori e sono forniti di abbondanti vescicole aerifere del diametro di 4-5 mm.

 Habitat

Livelli superficiali ed intermedi del piano infralitorale.

 Distribuzione

Segnalata sia lungo il litorale livornese che in alcune isole dell’arcipelago; si tratta comunque di una specie a rischio i cui popolamenti superficiali, in particolare quelli situati lungo il litorale livornese, sono in fase di regressione.