Genere |
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Talli eretti con fronde di solito progressivamente
espanse e provviste di irregolari ramificazioni laterali che
in alcune specie risultano quasi palmate e più o meno
lacerate. Il tallo si collega al substrato tramite un ammasso
fibroso di rizoidi e le fronde, con margini ondulati o talvolta
provvisti di minuscoli dentelli, sono prive di nervatura mediana
e di venature laterali. L'accrescimento è assicurato da
un meristema marginale costituito da un ristretto numero di cellule
che in alcune specie sono alloggiate in lievi depressioni apicali
ed in sezione trasversale il tallo presenta una zona midollare
con un numero variabile (2-8) di strati cellulari, delimitati
esternamente da una zona corticale con cellule le cui dimensioni
non differiscono di molto rispetto a quelle della sottostante
zona midollare. In visione superficiale le cellule corticali,
provviste di numerosi plastidi discoidi privi di pirenoide, non
mostrano un preciso ordine e su ambedue le superfici sono presenti
ciuffi di peli con meristema basale che emergono da cripte pilifere.
Il ciclo biologico non è mai stato oggetto di indagini
di laboratorio ma presumibilmente è di tipo digenetico
diploaplofasico isomorfo come negli altri generi appartenenti
all'ordine delle Dictyotales. Le strutture riproduttive delle
due generazioni si differenziano a partire dalle cellule corticali
ed a maturità emergono o sono parzialmente o totalmente
immerse nella zona corticale. Nella generazione sporofitica le
sporocisti risultano per lo più disperse sulle due superfici
del tallo; nel gametofito femminile gli oogoni pedicellati possono
risultare isolati o riuniti in sori come si verifica per le gametocisti
del gametofito maschile, anch'esse pedicellate. |