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Sphacelaria rigidula Kützing |
Ordine: Sphacelariales Famiglia: Sphacelariaceae |
Riferimento bibliografico |
Kutzing F. T., 1843: 292 |
Basionimo |
Località tipo |
Nuweiba, Mar Rosso |
Descrizione |
Ciuffi compatti, di colore bruno scuro ed alti 0,5-2(3) cm, fissati al substrato tramite dischi monostromatici o polistromatici frammisti a filamenti prostrati con comportamento stolonifero che in taluni casi risultano parzialmente endofiti. Sugli assi eretti, del diametro di 16-45(52) µm, si inseriscono con un andamento irregolarmente elicoidale e con angoli per lo più acuti ramificazioni laterali, di solito ad accrescimento indefinito ed a loro volta provviste di ulteriori ramificazioni di 2° e 3° ordine, che mostrano un diametro ed uno sviluppo in altezza del tutto simile a quello degli assi principali. Peli del diametro di 10-15 µm risultano presenti a livello delle porzioni apicali. I propaguli sono costituiti da un pedicello subcilindrico, lungo 150-200(250) µm e del diametro di 20-25 µm, dal quale si dipartono 2(3) raggi divaricati, cilindrici o leggermente affusolati, che misurano 150-250(400) x 15-20(25) µm; la cellula lenticolare situata fra i raggi non si sviluppa ulteriormente in un pelo ma può talvolta dar luogo ad un nuovo propagulo, mentre risultano abbastanza frequenti propaguli con raggi provvisti di una ramificazione laterale o biforcati allapice. Dai riferimenti bibliografici risulta che negli esemplari mediterranei non sono mai state rinvenute strutture riproduttive. |
Habitat |
Epilitica o più spesso epifita, in particolare su Cystoseira spp e Sargassum spp. nei livelli superiori del piano infralitorale. |
Distribuzione |
Sporadicamente segnalata sia lungo le coste continentali toscane che in alcune isole dellarcipelago. |
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