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Orto botanico di Firenze

Rose

Rose

La testimonianza più antica della presenza di rose nell’Orto botanico di Firenze è il Catalogo delle piante redatto da Giovanni Targioni Tozzetti del 1748 che descrive 16 rose, per la maggior parte specie selvatiche. La successiva traccia è relativa ad Antonio Targioni Tozzetti che nel Catalogo delle piante dell’Orto del 1841 ne elenca 39. Un manoscritto della fine dell’Ottocento riporta le introduzioni di rose a partire dal 1892 e quelle avvenute, seppur in modo sporadico, fino ai primi decenni del XX secolo. Ulteriori e significative acquisizioni furono fatte nel 1948, quando vennero messe a dimora 14 esemplari provenienti dall’ Istituto Agrario delle Cascine di Firenze e 18 dal Vivaio Mati di Pistoia. Negli anni Novanta fu realizzato un settore dedicato al giardino storico che comprendeva anche le rose botaniche e quelle antiche. La revisione delle rose esistenti e la necessità di un nuovo allestimento hanno portato alla realizzazione all'inizio degli anni Duemila dell’allestimento “Le rose in fila”, cui ha collaborato la rodologa Franca Vittoria Bessi.

Negli ultimi anni la collezione, che conta un centinaio di esemplari, si è notevolmente depauperata a causa del mutare delle condizioni climatiche, sfavorevoli alle varietà meno rustiche, e della morte degli esemplari più vetusti. È quindi in programma una generale revisione dell’allestimento con l’inserimento in collezione di varietà e ibridi più resistenti agli stress biotici e abiotici.

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