Polysiphonia subulata

 

Polysiphonia subulata (Ducluzeau) Kützing
Ordine: Ceramiales
Famiglia: Rhodomelaceae

 Riferimento
bibliografico

Kutzing F. T., 1863: 18

 Basionimo
Ceramium subulatum Ducluzeau J. A. P., 1805: 70

 Località tipo Sette, Francia

 Descrizione Talli cespitosi, di colore marrone scuro ed alti (1)3-4(8) cm, collegati al substrato tramite rizoidi prodotti dalle periassiali basali e frammisti a filamenti rizoidali discendenti che complessivamente si riuniscono a formare un ridotto disco basale; non di rado comunque l'asse principale assume, per un breve tratto, un portamento prostrato con rizoidi perpendicolari all'asse e separati con un setto dalle periassiali ventrali. Gli assi principali, ben evidenti e con profilo piramidale, hanno un diametro alla base di 250-450 µm e presentano ramificazioni laterali spiralate inserite all'ascella dei tricoblasti ad intervalli irregolari ed a loro volta ramificate in modo analogo con rami anche di 4° o 5° ordine; abbondanti ramificazioni avventizie sono comunque prodotte dalle cellule basali di tricoblasti ormai eliminati, sia nelle porzioni adulte del tallo che in quelle più giovani. Gli assi si accrescono tramite una cellula apicale cupoliforme del diametro di circa 10 µm e sono rivestiti da 4 periassiali provviste di cellule corticali unicamente nelle porzioni prossimali; le cellule corticali sono di solito localizzate lungo le pareti longitudinali di periassiali contigue ma nei talli più sviluppati si riuniscono a formare una corticazione completa. Il rapporto lunghezza/diametro degli articoli è inferiore ad 1 nella porzione basale degli assi ed aumenta progressivamente risultando di 1,5-2(2,5) nelle porzioni intermedie. I tricoblasti, lunghi fino a 500 µm e con 2-4 pseudodicotomie, sono distribuiti sugli articoli con una divergenza di 1/4. Nei gametofiti maschili i rami con le cellule madri delle spermatocisti si sostituiscono ad una delle due ramificazioni basali di un tricoblasto fertile ed a maturità la struttura, subcilindrica e leggermente ricurva, raggiunge una altezza di circa 150 µm ed è priva di cellule apicali sterili. Nel gametofito femminile i cistocarpi, subglobulari e brevemente pedicellati, hanno un diametro di 300-400 µm e presentano un ampio ostiolo bordato da cellule molto più voluminose rispetto alle cellule che rivestono il pericarpo. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, del diametro di 70-80 µm, sono disposte in corte serie spiralate sulle ramificazioni apicali e subapicali che assumono un aspetto toruloso.
Questa specie può essere facilmente confusa con Melanothamnus harveyi (Bailey) Díaz-Tapia & Maggs che ha una espressione morfologica simile ma si distingue per la presenza di una corticazione più sviluppata e talvolta continua nelle porzioni prossimali degli assi eretti, per gli assi spermatangiali privi di cellule apicali sterili e per le dimensioni notevolmente maggiori della cellule che bordano l'ostiolo del cistocarpo rispetto a quelle che rivestono il pericarpo.
 Habitat Epifita su macroalghe con habitus eretto o cespitoso che colonizzano pozze di scogliera situate ai limiti inferiori della zona di marea.
 Distribuzione Segnalata sia lungo le coste continentali toscane che in alcune isole dell'arcipelago.