Genere


Acinetospora Bornet 1891: 370

 

Talli epilitici o più spesso epifiti in forma di ciuffi diffluenti ed intricati costituiti da filamenti uniseriati variamente ramificati con ramificazioni laterali, in particolare quelle di ultimo ordine, che di solito si dipartono con un angolo molto aperto dalla porzione centrale della cellula parentale. L’accrescimento è diffuso per la presenza di numerose zone meristematiche ben evidenti e localizzate alla base delle ramificazioni o in posizione intercalare. Nella porzione basale e mediana del tallo due cellule contigue originano spesso corte ramificazioni laterali ricurve (“crampons” nella letteratura francese) che si collegano ai filamenti adiacenti o al basifita, mentre le porzioni apicali dei filamenti si prolungano di solito con falsi peli. Nelle cellule i numerosi plastidi discoidi provvisti di pirenoide sono accompagnati da abbondanti fisodi. In questo genere, anche su uno stesso tallo, sono state evidenziate varie tipologie di strutture riproduttive: organi pluriloculari a piccole e grandi logge, organi uniloculari (probabilmente apomeiotici) e monosporocisti che liberano una spora immobile. Il ruolo di queste diverse strutture non è del tutto chiaro e d’altra parte, in coltura, non sono mai stati osservati fenomeni sessuali per cui il ciclo biologico di Acinetospora è ancora oggi oggetto di indagine. Sulle coste toscane è segnalata unicamente Acinetospora crinita (Carmichael) Sauvageau.