Corynophlaea flaccida

 

Corynophlaea flaccida (C. Agardh) Kützing

Ordine: Ectocarpales

Famiglia: Chordariaceae


 Riferimento
bibliografico

Kützing F. T., 1858: 3

 Basionimo

Corynephora flaccida Agardh C., 1827: 630


 Località tipo     Trieste

 Descrizione

Talli globulari bruno-olivastri e del diametro inferiore ad 1 mm, talvolta più alti che larghi e di solito addensati ed a reciproco contatto. I filamenti eretti midollari presentano cellule basali ristrette ed allungate che progressivamente si raccorciano e si dilatano per assumere poi una forma quasi sferica alla periferia della zona midollare. Sulle cellule periferiche della zona midollare, del diametro di 15-40 µm, si inseriscono filamenti assimilatori larghi 9-12 µm e lunghi 150-220 µm, costituiti da 15-25 cellule con costrizioni più o meno marcate a livello dei setti trasversali per cui assumono un aspetto toruloso già a partire dalla zona suprabasale per poi divenire moniliformi.  Peli del diametro di 7-10 µm sono frammisti ai filamenti assimilatori. Gli organi pluriloculari fusiformi, alti 70-100 µm e costituiti da logge subtriangolari o subquadrate del diametro di 3-5 µm, al pari dei filamenti assimilatori si inseriscono sulle cellule periferiche della zona midollare e risultano uniseriati nella porzione basale ed apicale e bi-triseriati nella porzione mediana. Occasionalmente si osservano organi pluriloculari che derivano dalla diretta trasformazione delle cellule apicali e subapicali dei filamenti assimilatori come illustrato da Hauck (1885, fig. 150 sub Leathesia kuetzingii Hauck) e Kuckuck (1929, fig. 53 sub Microcoryne ocellata Strömfelt). In effetti C. flaccida può essere facilmente confusa con Microcoryne ocellata, una specie che mostra caratteristiche morfo-anatomiche simili. Taskin et al. (2010) hanno discusso le differenze tra questi due taxa ed individuano nella differente struttura degli organi pluriloculari, cilindrici ed uniseriati in C. flaccida, fusiformi e con porzione mediana pluriseriata in M. ocellata, uno dei criteri validi per la separazione delle due specie. Anche se i campioni esaminati presentano organi pluriloculari bi-triseriati nella porzione mediana riteniamo di doverli comunque attribuire a C. flaccida per il loro habitus, per i filamenti assimilatori moniliformi, costituiti da cellule subsferiche, e per la presenza di ulteriori organi pluriloculari accessori che derivano dalla trasformazione di cellule apicali e subapicali dei filamenti assimilatori; occorre infine sottolineare che anche nella figura 150 di Hauck (l.c.) gli organi pluriloculari appaiono biseriati nella porzione mediana.

 Habitat Epifita su alghe (Cystoseira barbata (Stackhouse) C. Agardh e Gracilaria spp.) e fanerogame (Zostera noltii Hornemann e Cymodocea nodosa (Ucria) Ascherson) in ambienti lagunari
 Distribuzione Segnalata di recente nella laguna di Orbetello (cfr. Lenzi et al., 2009).