Descrizione |
Talli
globulari bruno-olivastri e del diametro inferiore ad 1 mm, talvolta
più alti che larghi e di solito addensati ed a reciproco
contatto. I filamenti eretti midollari presentano cellule basali
ristrette ed allungate che progressivamente si raccorciano e
si dilatano per assumere poi una forma quasi sferica alla periferia
della zona midollare. Sulle cellule periferiche della zona midollare,
del diametro di 15-40 µm, si inseriscono filamenti assimilatori
larghi 9-12 µm e lunghi 150-220 µm, costituiti da 15-25
cellule con costrizioni più o meno marcate a livello dei
setti trasversali per cui assumono un aspetto toruloso già
a partire dalla zona suprabasale per poi divenire moniliformi.
Peli del diametro
di 7-10 µm sono frammisti ai filamenti assimilatori. Gli
organi pluriloculari fusiformi, alti 70-100 µm e costituiti
da logge subtriangolari o subquadrate del diametro di 3-5 µm,
al pari dei filamenti assimilatori si inseriscono sulle cellule
periferiche della zona midollare e risultano uniseriati nella
porzione basale ed apicale e bi-triseriati nella porzione mediana.
Occasionalmente si osservano organi pluriloculari che derivano
dalla diretta trasformazione delle cellule apicali e subapicali
dei filamenti assimilatori come illustrato da Hauck (1885, fig.
150 sub Leathesia kuetzingii Hauck) e Kuckuck (1929,
fig. 53 sub Microcoryne ocellata Strömfelt). In effetti
C. flaccida può essere facilmente confusa con Microcoryne
ocellata, una specie che mostra caratteristiche morfo-anatomiche
simili. Taskin et al. (2010) hanno discusso le differenze
tra questi due taxa ed individuano nella differente struttura
degli organi pluriloculari, cilindrici ed uniseriati in C.
flaccida, fusiformi e con porzione mediana pluriseriata in
M. ocellata, uno dei criteri validi per la separazione
delle due specie. Anche se i campioni esaminati presentano organi
pluriloculari bi-triseriati nella porzione mediana riteniamo
di doverli comunque attribuire a C. flaccida per il loro
habitus, per i filamenti assimilatori moniliformi, costituiti
da cellule subsferiche, e per la presenza di ulteriori organi
pluriloculari accessori che derivano dalla trasformazione di
cellule apicali e subapicali dei filamenti assimilatori; occorre
infine sottolineare che anche nella figura 150 di Hauck (l.c.)
gli organi pluriloculari appaiono biseriati nella porzione mediana. |