Cystoseira crinita

 

Cystoseira crinita Duby

Ordine: Fucales

Famiglia: Sargassaceae


 Riferimento
bibliografico

Duby J. E., 1830: 936

 Basionimo
 Località sintipo    Ad littora Corsicae et Niceae
 Descrizione

Il tallo cespitoso presenta una porzione basale di assi prostrati stoloniferi, saldati fra loro a formare una struttura discoide o variamente espansa dalla quale prendono origine numerosi assi eretti (fino a 20). Gli assi eretti nerastri, alti 25-30 cm e del diametro di 3-5 mm, mostrano apici prominenti e spinosi, sono privi di tofuli ma presentano numerose cicatrici determinate dal distacco delle ramificazioni primarie e risultano interessati da fenomeni di desquamazione dello strato corticale. Sulle ramificazioni primarie, cilindriche e con piccoli processi spiniformi nella porzione prossimale, si inseriscono ramificazioni secondarie che diminuiscono progressivamente in lunghezza procedendo verso l’apice per cui la fronda, a maturità, assume un contorno piramidale. Le ramificazioni secondarie e di terzo ordine, sottili e talvolta leggermente intricate per le numerose dicotomie che si sviluppano su piani diversi, mostrano evidenti cripte pilifere e sono di solito prive di appendici spiniformi. Frequente è la presenza di ciuffi di ramificazioni avventizie variamente distribuite sui cauloidi. Le vescicole gassose sono per lo più assenti o, se presenti, sono localizzate esclusivamente in prossimità dei ricettacoli. I ricettacoli all’apice delle ultime ramificazioni sono compatti, lunghi 2-10 mm e del tutto privi di spine o talvolta provvisti di sparsi processi spinosi che si ritrovano anche nelle porzioni sterili sottostanti.

 Habitat

Ambienti superficiali ben illuminati, riparati dal moto ondoso o soggetti ad un moderato idrodinamismo.

 Distribuzione

Segnalata sia lungo la costa livornese che in alcune isole dell’arcipelago toscano (Elba e Giglio). Osservazioni personali sembrano comunque indicare una progressiva rarefazione dei suoi popolamenti come rilevato ad esempio nel golfo di Baratti dove negli anni passati C. crinita caratterizzava i popolamenti fotofili superficiali di substrato duro mentre, attualmente, la sua presenza risulta quanto mai sporadica. Nelle isole soggette a tutela, come ad esempio l’isola di Pianosa, questa rarefazione non si è comunque manifestata ed estesi cistoseireti a C. crinita sono stati recentemente individuati in diverse località.