Descrizione |
Il
corto stipite cilindrico, largo
4-5 mm
ed alto fino a 10 cm, è
fissato al substrato tramite apteri riccamente ramificati a comportamento
stolonifero e dal suo apice si diparte una lamina lanceolata
e liscia, con base quasi cordiforme e con bordi ondulati, che
può raggiungere una lunghezza di circa 1
m ed una larghezza di 30
cm. Lattività del meristema
intercalare è stagionale ed il residuo della vecchia lamina,
separato da una costrizione da quella nuova, è lungamente
persistente. Sia la zona corticale che la zona midollare sono
percorse da canali mucipari in parte tappezzati da cellule secretici.
I sori di sporocisti occupano di solito una posizione simmetrica
sul bordo inferiore della vecchia lamina, hanno un contorno lineare
o spatulato e misurano 8-10 x 2 cm. |
Distribuzione |
Lunica
citazione disponibile è quella riportata nel lavoro di
Pignatti e Rizzi Longo (1971) che segnalano la presenza di questa
specie nel materiale dragato ad una profondità di circa
85 m
nel tratto di mare tra Pianosa e Montecristo. Dal punto di vista
floristico e vegetazionale sarebbe interessante verificare leffettiva
persistenza nelle acque toscane di questo paleoendemismo mediterraneo
e, in caso affermativo, valutare la consistenza dei suoi popolamenti
tramite indagini con R.O.V. |