Genere



Sargassum C. Agardh, 1820: 1

Talli di dimensioni generalmente cospicue (10-200 cm) per lo più bentonici (a parte due specie liberamente natanti presenti nel Mar dei Sargassi (Sargassum fluitans Børgesen e S. natans (Linnaeus) J. Meyen) e ben differenziati dal punto di vista morfologico. Il collegamento al substrato si realizza tramite una porzione basale crostosa discoide o conica, talvolta lobata e rizomatosa, da cui si diparte di solito un unico cauloide cilindrico o compresso lateralmente. Sul cauloide si inseriscono lunghe ramificazioni primarie, distiche o disposte radialmente, che mostrano uno sviluppo stagionale e che vengono in parte eliminate nel periodo di riposo vegetativo lasciando cicatrici o piccole protuberanze. Al pari del cauloide anche le ramificazioni primarie presentano ramificazioni laterali distiche o radiali e quelle di ultimo ordine, nella maggior parte delle specie, assomigliano a lamine fogliari (fillocladi) risultando fortemente appiattite, con margini interi o dentati, e provviste o meno di una evidente nervatura mediana e di cripte pilifere. In questo genere sono usualmente presenti vescicole aerifere pedicellate, di forma sferica od ovoidale, lisce o talvolta con mucrone apicale, inserite in posizione ascellare sulle ultime ramificazioni. L’accrescimento è assicurato da una cellula situata nel fondo di una invaginazione all’apice del cauloide; questa cellula ha la forma di un tronco di piramide con base triangolare e si divide sia con setti trasversali che secondo piani paralleli alle tre facce laterali. La struttura anatomica del cauloide e delle ramificazioni laterali è caratterizzata da una zona midollare con un nucleo centrale di cellule allungate in senso longitudinale, circondate esternamente da cellule ialine isodiametriche a loro volta delimitate dal meristoderma. I talli possono essere monoici o dioici e le strutture riproduttive sono raggruppate in ricettacoli unisessuati o bisessuati, sessili o pedicellati, che si sviluppano all’ascella delle ramificazioni laterali e dei ramuli appiattiti di ultimo ordine. I ricettacoli, semplici o riuniti in piccoli ciuffi variamente ramificati, possono risultare subcilindrici o compressi lateralmente, lisci, verrucosi o spinosi e presentano sparsi concettacoli unisessuati o bisessuati a maturazione acropeta, provvisti di ostiolo. Nel caso di concettacoli ermafroditi le strutture femminili (oogoni) sono alloggiate nel pavimento del concettacolo mentre le strutture maschili (anteridi) si sviluppano su parafisi ramificate, inserite sulle pareti laterali.
Le 5 specie identificate sulle coste toscane differiscono per i seguenti caratteri:

1 – Ricettacoli provvisti di un evidente pedicello sterile
ramificato ……………………………..………………………......….……2
1 – Pedicello sterile assente o scarsamente sviluppato……..................……...4

2 – Strutture riproduttive lunghe 1-5 cm ……………………….....................3
2 – Strutture riproduttive di lunghezza inferiore ad 1 cm;..
ricettacoli fusiformi semplici o biforcati …………………………….....…..S. vulgare

3 – Ricettacoli appiattiti o triquetri con margini denticolati;
fillocladi larghi fino a 15 mm ……………………………………………...S. hornschuchii
3 – Ricettacoli fusiformi non denticolati;
fillocladi basali larghi 3-8 mm ……………………………………....….…S. acinarium

4 – Pedicello scarsamente sviluppato; ricettacoli lunghi,
sottili, cilindrici e ramificati ………………………….………………....…..S. trichocarpum
4 – Pedicello per lo più assente; ricettacoli tozzi
e ramificati …………..………………………………………..…......……S. flavifolium