Sphacelaria Lyngbye in Hornemann, 1818: pl. 1600
Talli con assi eretti polistici di colore brunastro, alti
da pochi mm a 2-10 cm, riuniti in densi pulvini più o
meno estesi o in ciuffi emisferici, penicillati o complanati,
che si collegano al substrato tramite dischi basali se epilitici
o con filamenti rizoidali se epifiti; la porzione basale discoide
può risultare mono- o polistromatica ed i filamenti rizoidali,
talvolta in grado di penetrare allinterno del basifita,
possono mostrare un comportamento stolonifero. Gli assi eretti,
isodiametrici e suddivisi in articoli non corticati ma talvolta
rivestiti da rizoidi discendenti, risultano rigidi o flaccidi
e lassamente o riccamente ramificati con ramificazioni laterali,
ad accrescimento determinato ed indeterminato, inserite con modalità
emiblastica e secondo una disposizione distica, opposta o irregolarmente
radiale. Laccrescimento è assicurato da una cellula
apicale ricca di fisodi, particolarmente evidente a livello degli
assi principali, che si divide alla base con setti trasversali;
la cellula subapicale si divide a sua volta con un ulteriore
setto trasversale e le derivate subiscono poi divisioni longitudinali
radiali e periclinali che non determinano un incremento del diametro
e che portano alla formazione di un asse articolato in segmenti
cilindrici polistici ed isodiametrici che, in talune specie,
si dividono con setti trasversali secondari. Lapparato
plastidiale è di tipo neoplastidiale con plastidi discoidi
privi di pirenoide ed i peli con meristema basale, non sempre
presenti, si inseriscono di solito in posizione ascellare sulle
ramificazioni laterali. Alla superficie di talune specie sono
infine presenti cellule (pericisti) che per il loro contenuto
e per le loro dimensioni differiscono dalle circostanti cellule
corticali in quanto iniziali dormienti dalle quali può
svilupparsi una nuova ramificazione laterale.
In alcune sezioni di questo genere è quanto mai frequente
una moltiplicazione vegetativa che si realizza in seguito al
distacco di propaguli ovvero rami modificati, di forma e dimensioni
variabili e di norma specie/specifici, in grado di prendere contatto
con il substrato e di riformare un nuovo tallo. Il ciclo biologico
è di tipo digenetico diploaplofasico isomorfo, anche se
talvolta si possono rilevare leggere differenze nelle dimensioni
del tallo tra la generazione aploide del gametofito e quella
diploide dello sporofito. I gametofiti, provvisti di gametocisti
pluriloculari, sono per lo più dioici e la gamia può
essere isogama o anisogama, mentre lo sporofito è al solito
provvisto di organi uniloculari nei quali la formazione delle
zoospore è conseguente ad un preliminare processo meiotico.
Nelle specie con gamia anisogama è comunque frequente
lo sviluppo partenogenetico del gamete femminile che oltre a
riformare un nuovo gametofito può anche dare origine a
talli aploidi provvisti di organi uniloculari naturalmente apomeiotici;
infine, sia sulla generazione aploide che su quella diploide,
è possibile osservare organi pluriloculari i cui elementi
flagellati riciclano direttamente il tallo di partenza. Le strutture
riproduttive risultano tuttavia quanto mai sporadiche e solo
la presenza dei propaguli rende abbastanza agevole lidentificazione
dei diversi taxa.
Le 5 specie di questo genere segnalate sulle coste toscane sono
identificabili sulla base dei seguenti caratteri:
1 Propaguli con raggi cilindrici o subcilindrici
.
......
2
1 Propaguli tribuliformi o ellissoidali
.
.......
.....4
2 Propaguli con raggi subcilindrici ristretti alla
base;
presenza di un pelo apicale
..
.
S. cirrosa
2 Propaguli con raggi cilindrici non ristretti alla
base; assenza di un pelo apicale
.....
.
3
3 Diametro degli assi principali di solito > 50
µm;
ramificazioni laterali scarse e variamente sviluppate;
propaguli con (2)3(4) raggi
....
S. fusca
3 Diametro degli assi principali di solito < 50 µm;
ramificazioni laterali che si inseriscono con angoli
acuti e mostrano uno sviluppo simile; propaguli per lo più
con 2 raggi
....
.
S. rigidula
4 Assi principali e ramificazioni laterali regolarmente
pennati
..
...... .S.
plumula
4 Ramificazioni laterali scarse ed inserite sugli assi
con un
irregolare andamento elicoidale
.............
...
S. tribuloides |