Descrizione |
Il
tallo, inizialmente a contorno orbicolare e contornato da una
frangia marginale di peli pigmentati del diametro di 20-25 µm,
col tempo assume una consistenza coriacea e può raggiungere
un diametro di circa 20
cm. Negli esemplari più sviluppati
la lamina, di colore marrone scuro e con margini incisi, lobati
o revoluti occasionalmente è ancora provvista della frangia
di peli pigmentati, ha uno spessore di 300-400 µm ed aderisce
parzialmente al substrato tramite un feltro rossastro di rizoidi
semplici o variamente ramificati del diametro di 10-15 µm.
In sezione longitudinale radiale la zona midollare presenta 5-8
strati di cellule, più o meno isodiametriche in prossimità
del margine e poi allungate in senso longitudinale e con pareti
ispessite nella restante parte del tallo. La zona midollare è
delimitata da una zona corticale superiore che riveste la pagina dorsale
e da una zona corticale inferiore con caratteristiche anatomiche
diverse; quella superiore, in prossimità del margine,
risulta costituita da 1-2 strati di piccole cellule con numerosi
plastidi discoidi privi di pirenoide ed in visione superficiale
le cellule risultano disposte in file longitudinali abbastanza
regolari ed hanno un contorno subquadrato o rettangolare di
8-15 x 5-12 µm. Procedendo verso la porzione centrale del
tallo il numero degli strati della zona corticale superiore aumenta
progressivamente e nelle porzioni più vecchie si osservano
file verticali di 5-6 cellule per uno spessore di 25-40 µm.
La zona corticale inferiore viceversa si mantiene mono- o bistratificata
anche nelle porzioni adulte del tallo, con cellule di 15-20 x
20-30 µm che
presentano pareti ispessite e rizoidi pluricellulari variamente
ramificati, anchessi con pareti ispessite. La presenza
di strutture riproduttive è quanto mai occasionale; nei
talli fertili della generazione sporofitica gli organi uniloculari
subcilindrici, allinterno dei quali maturano 4-8(16) zoospore,
si sviluppano direttamente dalle cellule corticali dello strato
più esterno e sono riuniti in estesi sori compatti al
pari degli organi pluriloculari a piccole e grandi logge della
generazione gametofitica, ambedue pedicellati e con profilo subcilindrico. |