CHRYSOPHYTA
Le forme pluricellulari francamente marine appartenenti a
questo gruppo algale sono in numero estremamente limitato ed
in passato non hanno mai rappresentato un elemento cospicuo del
comparto bentonico ma da alcuni anni la presenza di aggregati
mucillaginosi bentonici, al cui sviluppo partecipano crisoficee
pluricellulari, è ormai divenuta una caratteristica costante
del paesaggio vegetale sommerso nell'area dell'arcipelago toscano
e di zone limitrofe (Sartoni e Sonni, 1991; Hoffmann et al.,
2000; Sartoni, 2005). Le indagini relative alla loro composizione
specifica hanno permesso di definire gli aggregati come tipici
"popolamenti metafitici", ovvero popolamenti che si
sviluppano in situ utilizzando come supporto macroalghe, foglie
di Posidonia oceanica (L.) Delile, gorgonie, briozoi ed altri
organismi con habitus eretto. Il termine Metaphyton, così
come proposto da Round (1891), risulta il più appropriato
per definire la tipologia strutturale degli aggregati bentonici
in quanto esclude le forme effettivamente epifite o epizoiche
e fa esclusivo riferimento a forme uni- e pluricellulari che
gravitano su un determinato ospite, stabilendo con esso rapporti
estremamente labili. In altre parole la componente metafitica
non è direttamente collegata alla superficie del supporto,
ma semplicemente lo avvolge sviluppando col tempo una diversificata
comunità. Si viene quindi a creare una sorta di microcosmo
che, oltre agli organismi algali in grado di strutturare le fasi
iniziali del popolamento metafitico, comprende forme fitoplanctoniche
e zooplanctoniche, batteri, funghi, frammenti di macroalghe bentoniche
e di foglie di fanerogame, detrito organico ed inorganico, in
pratica tutto quello che si ritrova nella colonna d'acqua circostante.
L'evoluzione temporale più o meno sincrona degli aggregati
bentonici nell'ambiente costiero e la loro rapida diffusione
in un ampio range batimetrico deriva dal fatto che la loro architettura
è determinata dalla comparsa e dalla reciproca interazione
di un numero limitato di specie algali, ovvero tre crisoficee
appartenenti all'ordine delle Sarcinochrysidales: Nematochrysopsis
marina (J. Feldmann) Billard, Chrysonephos lewisii (Taylor) Taylor
e Chrysophaeum taylorii Lewis et Brian ed una alga bruna appartenente
all'ordine delle Ectocarpales che compare in forma pleustofita:
Acinetospora crinita (Carmichael) Kornmann. Queste alghe si rendono
evidenti nel comparto bentonico tra marzo ed aprile, raggiungono
un picco in biomassa nei mesi di giugno e luglio ed esauriscono
poi la loro attività vegetativa verso la fine del periodo
estivo. Il rapido accrescimento dei singoli talli caratterizzati
da una espressione morfologica estremamente semplice , gli elevati
ritmi riproduttivi delle crisoficee e quindi il rapido susseguirsi
di generazioni, la facilità con cui queste alghe vanno
incontro a processi di frammentazione e la loro ampia valenza
ecologica, spiegano come esse possono colonizzare vaste aree
in tempi relativamente brevi ed in un intervallo batimetrico
compreso tra 10 e 40 metri. Se le condizioni meteo-marine sono
favorevoli la fase successiva prevede una progressiva crescita
dimensionale degli aggregati dovuta all'aumento in biomassa delle
specie che strutturano il popolamento metafitico, ma anche al
continuo reclutamento dalla colonna d'acqua di organismi animali
e vegetali che, con i loro essudati, incrementano la matrice
mucillaginosa esopolisaccaridica intrinseca al popolamento stesso
(cfr. Sartoni et al., 2008).
Pur appartenendo ad uno stesso ordine le tre crisoficee appartengono
a tre diversi generi monotipici che differiscono notevolmente
per quanto riguarda l'espressione morfologica e risultano quindi
facilmente identificabili:
- Filamenti uniseriati mai ramificati; involucro cellulare
costituito da 2 subunità a forma di H
...
Nematochrysopsis
marina
- Filamenti pseudodicotomi per lo più uniseriati
e rivestiti da una spessa guaina mucillaginosa
.
Chrysonephos lewisii
- Talli coloniali, di forma e dimensioni variabili, costituiti
da uno strato periferico di cellule pigmentate che delimita
una matrice mucillaginosa centrale; le singole cellule
sono provviste di una invaginazione apicale e di
un peduncolo basale che si affonda
nella matrice intrecciandosi con quelli delle cellule circostanti
.
...
.. Chrysophaeum
taylorii
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