Genere




Cladophoropsis Børgesen, 1905: 288

Dal punto di vista puramente morfologico Cladophoropsis mostra alcune affinità con le specie incluse nella sezione Repentes del genere Cladophora per quanto concerne il portamento prevalentemente prostrato del tallo, il tipo di ramificazione laterale e la presenza di rizoidi e di cellule apteroidi che collegano filamenti adiacenti. Anche in questo genere l'unità anatomica è costituita da articoli plurinucleati subcilindrici ma, a differenza di Cladophora, in Cladophoropsis le ramificazioni laterali prodotte al polo distale degli articoli apicali o intercalari non si separano con un setto basale dall'asse che le origina o, nel caso che il setto sia presente, la sua formazione è comunque ritardata nel tempo. Di solito ciascun articolo produce una sola ramificazione laterale e nel loro insieme esse mostrano una organizzazione unilaterale che può tuttavia risultare alterata nelle porzioni più vecchie del tallo. Un ulteriore carattere che permette di identificare i rappresentanti di questo genere è infine la presenza negli articoli di cristalli prismatici di ossalato di calcio. L'apparato plastidiale è analogo a quello del genere Cladophora, come pure il ciclo biologico digenetico diploaplofasico che prevede una alternanza tra gametofiti dioici aploidi e sporofiti diploidi.
In una recente revisione del genere (Leliaert & Coppejans, 2006) due sole specie risultano presenti in Mediterraneo: Cladophoropsis membranacea (Hofman Bang ex C. Agardh) Børgesen, ritrovata anche sulle coste toscane, e C. sundanensis Reinbold segnalata sulle coste della Grecia. I due taxa differiscono per il diametro degli articoli apicali:

Diametro degli articoli apicali (70) 110-290 (340) µm ..............................C. membranacea
Diametro degli articoli apicali (40) 60-120 (140) µm..............................C. sundanensis