Genere



Derbesia Solier, 1846: 452.

Nella famiglia delle Derbesiaceae il ciclo biologico è di tipo diploaplofasico eteromorfo e si realizza con una alternanza di generazione tra uno sporofito diploide filamentoso (Derbesia) ed un gametofito aploide, del tutto diverso e per lungo tempo considerato come un genere autonomo (Halicystis), la cui espressione morfologica ha l’aspetto di una piccola vescicola brevemente pedicellata. In ambedue le generazioni l’apparato plastidiale è costituito da plastidi discoidi o fusiformi, provvisti o meno di pirenoidi, distribuiti nel citoplasma parietale. I filamenti irregolarmente ramificati della fase sporofitica sono talvolta provvisti di setti alla base delle ramificazioni laterali ed al momento della sporogenesi, in posizione laterale, formano sporocisti di forma ovoide nelle quali si accumulano i nuclei diploidi; a maturità la sporociste si isola tramite un setto dal filamento parentale ed i nuclei, dopo un preliminare processo meiotico seguito da mitosi successive, organizzano zoospore fornite di una corona subapicale di flagelli (zoospore stefanoconti). Una volta liberate le zoospore si fissano su substrati di natura calcarea, in particolare corallinacee con habitus crostoso, dando origine alla fase gametofitica che assume progressivamente la forma di una piccola vescicola ovoide o subsferica il cui pedicello penetra all’interno del substrato calcareo. I gametofiti sono dioici e la produzione dei gameti mostra una certa periodicità correlata con un ritmo endogeno; in effetti, malgrado la condizione cenocitica, le vescicole di Halicystis sono in grado di affrontare ripetuti cicli riproduttivi grazie alle particolari modalità con cui si realizza il processo della gametogenesi. Al momento della riproduzione porzioni di citoplasma, con nuclei e plastidi, si accumulano alla sommità della vescicola e si separano dal resto del tallo cenocitico mediante una membrana che si forma ex novo. Le cavità delimitate da membrana assumono il significato di gametocisti ed i nuclei aploidi presenti al loro interno si organizzano a formare altrettanti gameti biflagellati leggermente anisogami. L’emissione avviene tramite uno o più pori circolari che si aprono sulla parete della vescicola in corrispondenza delle singole gametocisti; di solito essa si manifesta alle prime luci dell’alba essendo innescata da uno stimolo luminoso che determina un brusco aumento del turgore all’interno della vescicola e quindi la fuoriuscita esplosiva dei gameti.
Nelle acque toscane sono segnalate due specie: Derbesia tenuissima (Moris et De Notaris) P. L. et H. M. Crouan e D. corallicola Funk. La prima ha come località tipo l’isola di Gorgona e risulta ripetutamente segnalata sia nelle isole dell’arcipelago che sulle coste continentali, l’altra è indicata con un punto interrogativo per l’isola di Pianosa (Pignatti e Rizzi Longo, 1972) ma è probabile che il reperto sia in realtà da attribuire a Pedobesia solieri Feldmann ex Abélard et Knoepffler-Péguy.