Genere


Flabellia Richenbach, 1841: 19

Il tallo non calcificato è provvisto di una porzione basale stolonifera da cui si dipartono fronde erette ed ambedue le porzioni sono costituite da un serrato intreccio di filamenti cenocitici pseudodicotomi provvisti di corte ramificazioni laterali che si saldano all’estremità distale andando a formare una compatta zona corticale. La porzione stolonifera si collega al substrato tramite un apparato rizoidale ben sviluppato e ad intervalli irregolari origina fronde erette i cui filamenti si riuniscono a formare uno stipite subcilindrico o compresso lateralmente ed una lamina flabelliforme variamente espansa. L’apparato plastidiale è di tipo eteroplastidiale con cloroplasti discoidi distribuiti sia nei filamenti dello stipite che della lamina, mentre nella porzione stolonifera e nei rizoidi sono presenti amiloplasti fusiformi. La riproduzione sessuale è olocarpica, con gametofiti dioici che liberano gameti biflagellati anisogami. La loro differenziazione è intrinseca ed ha luogo direttamente nei filamenti cenocitici. Al momento della gametogenesi i filamenti della lamina sviluppano all’apice delle papille, leggermente dilatate e prive di plastidi, il cui ruolo è quello di facilitare la fuoriuscita dei gameti e che complessivamente assumono l’aspetto di una frangia biancastra situata sul margine superiore delle fronde fertili. Le fasi successive alla gamia prevedono uno stadio di protosfera, analogo a quello di Caulerpa, seguito da uno stadio filamentoso eterotrico caratterizzato da modifiche citologiche che portano ad una condizione cenocitica ed alla comparsa dei primi amiloplasti. Dallo stadio filamentoso si passa infine allo stadio tipico con lo sviluppo di fronde erette originate dai filamenti prostrati e costituite da un breve stipite, a struttura cenocitica pluriassiale, sormontato da un ciuffo di filamenti che progressivamente si aggregano a formare la lamina. A questo genere sono state attribuite in passato due specie: Flabellia petiolata (Turra) Nizamuddin, largamente distribuita in tutto il Mediterraneo, e F. minima (Ernst) Nizamuddin attualmente considerata sinonimo della precedente in quanto riconosciuta come uno stadio intermedio nel ciclo di sviluppo di F. petiolata.