Pseudobryopsis myura

 

Pseudobryopsis myura (J. Agardh) Berthold ex Oltmanns
Ordine: Bryopsidales
Famiglia: Bryopsidaceae

 Riferimento
bibliografico
 Berthold in Oltmanns, 1904: 303  Basionimo Bryopsis myura J. Agardh, 1842: 20.

 Località sintipo   Amalfi, Livorno, Nizza

 Descrizione

Talli mucosi e flaccidi provvisti di una ristretta porzione rizoidale da cui si dipartono numerosi assi eretti cenocitici, alti 3-15 cm e del diametro di 300-700 µm, provvisti di scarse ramificazioni laterali e spesso biforcati all’apice. Gli assi sono più o meno completamente ricoperti da pinnule di lunghezza uniforme (2-3 mm) e del diametro di 30-40 µm, provviste di un setto basale che le isola dagli assi eretti. I plastidi, del diametro di appena 2-3 µm, sono privi di pirenoide. Sui talli fertili le numerose gametocisti obovoidi sono portate in posizione adassiale nel terzo inferiore delle pinnule e misurano 110-120 x 70-90 µm.

 Habitat

Si ritrova nel periodo estivo in ambienti prossimi alla superficie e riparati dal moto ondoso; trattandosi di una delicata specie epilitica compare di solito su substrati rocciosi non completamente ricoperti da un cospicuo feltro algale.

 Distribuzione Per le coste toscane Pseudobryopsis myura è segnalata unicamente in riferimenti bibliografici storici ma raccolte recenti confermano la sua presenza lungo il litorale livornese (dintorni di Quercianella), all'isola d'Elba ed alle Formiche di Grosseto. Si tratta comunque di ritrovamenti sporadici dato che i suoi popolamenti mostrano marcate fluttuazioni nel corso degli anni.