Antithamnion piliferum

 

Antithamnion piliferum Cormaci et G. Furnari
Ordine: Ceramiales
Famiglia: Ceramiaceae

 Riferimento
bibliografico
 Cormaci M. & Furnari G., 1987b: 225  Basionimo  

 Località tipo Capo Passero, Siracusa

 Descrizione Da assi per gran parte prostrati, collegati al substrato tramite rizoidi pluricellulari con apice digitato del diametro di 20-30 µm, si dipartono assi eretti alti 1,5-4 mm costituiti da cellule di 160-200 x 35-50 µm provviste di una coppia di ramificazioni laterali ad accrescimento determinato (pleuridi) opposte e decussate, lunghe 250-450 µm. I pleuridi sono a loro volta provvisti di rami alterni, occasionalmente opposti sulla cellula sovrastante la cellula basale (cellula coxale), sui quali si inseriscono 1-3 corti ramuli di 2-3 cellule in posizione abassiale; la cellula basale di questi corti ramuli risulta sempre più lunga e sulla loro faccia adassiale, come pure sulla faccia adassiale dei rami alterni prossimali bi- o tricellulari, si appoggia una cellula secretrice ovoide il cui asse maggiore di 15-20 µm occupa due semicellule. Le ramificazioni laterali ad accrescimento indeterminato di 2° ordine si sviluppano dalla cellula coxale o, più raramente, sostituiscono un pleuridio con soppressione di quello opposto. Sulla maggior parte delle cellule apicali dei pleuridi, come indicato dal nome specifico, sono presenti 2(1) peli ialini lunghi (80)120-170(200) µm. I talli fertili segnalati nei riferimenti bibliografici si riferiscono unicamente a tetrasporofiti con tetrasporocisti sessili ed a divisione crociata o crociato-decussata che si inseriscono sulla cellula basale dei rami alterni e misurano 70-75 x 55 µm.
 Habitat Epifita su alghe a portamento eretto o cespitoso o su alghe crostose, in particolare, corallinacee e Peyssonnelia spp. presenti in ambienti superficiali come pure sulle foglie e sui rizomi di Posidonia oceanica (L.) Delile in praterie situate nei livelli intermedi del piano infralitorale.
 Distribuzione Ritrovata sia lungo le coste continentali toscane che nella maggior parte delle isole dell’arcipelago; un riferimento bibliografico abbastanza recente ( Lenzi et al., 2009) segnala la sua presenza anche nella laguna di Orbetello.