Genere




Aphanocladia Falkenberg in Engler & Prantl, 1897: 444

Talli con assi polisifonati per gran parte prostrati e poi eretti, provvisti di ramificazioni laterali ad accrescimento determinato che si inseriscono in modo irregolare o con modalità alterna e distica ai lati degli assi ad accrescimento indeterminato. La porzione prostrata, cilindrica o compressa lateralmente, si collega al substrato tramite rizoidi unicellulari forniti all’apice di un disco pluricellulare ed inseriti all’estremità distale delle cellule pericentrali ventrali mentre dalle pericentrali dorsali si dipartono gli assi eretti ad accrescimento indefinito. In ambedue le porzioni la cellula assiale è rivestita da 4 pericentrali non corticate o parzialmente corticate e la ramificazione è di solito esogena con tricoblasti non emergenti prodotti con sequenza spiralata e divergenza di ¼ che possono o meno dare origine a ramificazioni laterali ad accrescimento determinato non ramificate od a loro volta provviste di ulteriori ramificazioni. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici con strutture riproduttive che si formano sulla porzione distale delle ramificazioni laterali ad accrescimento determinato. Nel gametofito femminile i procarpi sono portati nelle porzioni basali di tricoblasti emergenti che sostituiscono le ramificazioni di 2° ordine e, come in altre Rhodomelaceae, a maturità è presente un cistocarpo ostiolato. Nel gametofito maschile gli assi fertili che producono le cellule madri delle spermatocisti mostrano un profilo cilindrico e derivano anch’essi un tricoblasto emergente. Nella generazione sporofitica le tetrasporocisti, una per articolo, sono disposte in serie spiralate nelle porzioni subapicali dei rami ad accrescimento determinato.
In mediterraneo è segnalata una sola specie di questo genere: Aphanocladia stichidiosa (Funk) Ardré presente anche sulle coste toscane.