Genere



Botryocladia (J. Agardh) Kylin, 1931: 17

Talli collegati al substrato tramite un disco basale o con assi prostrati a comportamento stolonifero. Da questa porzione basale si dipartono uno o più assi eretti subcilindrici e di consistenza cartilaginea, semplici o variamente ramificati, provvisti di vescicole internamente cave e di forma sferica, ovoide, piriforme o saccata che si inseriscono sugli assi con un andamento simpodiale, radiale o talvolta distico. La struttura è pluriassiale e gli assi, in sezione trasversale, presentano una zona midollare compatta delimitata da una zona corticale pluristratificata di piccole cellule pigmentate; anche nelle vescicole, al cui interno è talvolta presente un liquido mucillaginoso prodotto da cellule secretrici, la zona corticale è pluristratificata ed è costituita da 2-3(6) strati di cellule; quelle dello strato più esterno, poligonali od a contorno irregolare, possono formare un rivestimento continuo o disposrsi a rosetta sullo strato corticale sottostante. Anche la zona midollare che riveste la cavità è pluristratificata ed è formata da 2-3 strati di cellule con quelle più interne di dimensioni maggiori e provviste di cellule secretrici isolate o aggregate in piccoli gruppi ed inserite direttamente sulla faccia interna delle cellule midollari o su cellule supporto specializzate che si proiettano all’interno della cavità. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici. Nel gametofito maschile le cellule madri delle spermatocisti sono prodotte direttamente dalle cellule corticali più esterne in seguito a divisioni periclinali ed anticlinali e le spermatocisti sono quindi riunite in sori sparsi alla superficie delle vescicole. Nel gametofito femminile la cellula supporto è localizzata nello strato più interno della zona corticale ed oltre al ramo carpogoniale origina anche un ramulo bicellulare la cui cellula apicale svolge il ruolo di cellula ausiliaria. Dopo la fecondazione da una cellula di fusione basale si sviluppa un gonimoblasto compatto e subsferico le cui cellule si trasformano in altrettante carposporocisti serrate le une contro le altre e l’intera struttura, per gran parte immersa nella cavità interna, risulta protetta superiormente da un spesso pericarpo ostiolato che emerge dalla superficie della vescicola. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione crociata o crociato-decussata, sono prodotte da cellule situate negli strati intermedi della zona corticale e distribuite in modo irregolare o riunite in nemateci leggermente rilevati rispetto alla superficie della vescicola.
Delle 4 specie di questo genere segnalate nel bacino mediterraneo solo 2 risultano presenti nelle raccolte effettuate lungo le coste toscane:

- Asse di solito ben sviluppato e variamente ramificato;
vescicole sferiche; cellule corticali dello strato più esterno
riunite a formare un rivestimento ± continuo; cellule secretrici
isolate ed inserite direttamente sulle cellule midollari o, raramente,
a gruppi di 1-4 su cellule di supporto stellate ……………………......……....B. botryoides

- Asse relativamente corto (< 1 cm) e non ramificato o con
sparse ramificazioni distali; vescicole elongate e fusiformi,
talvolta con porzione apicale biforcata; cellule corticali
dello strato più esterno disposte a rosetta; cellule secretrici
mai isolate ma in gruppi di (1)2-3(4) su cellule di supporto
stellate ………………………………………………………………..……B. chiajeana