Chrysymenia ventricosa

 

 Chrysymenia ventricosa (J. V. Lamouroux) J. Agardh
Ordine: Rhodymeniales,
Famiglia: Rhodymeniaceae

 Riferimento
bibliografico
 J. Agardh, 1842: 105  Basionimo  Dumontia ventricosa J. V. Lamouroux, 1813: 45

 Località tipo coste francesi del Mediterraneo

 Descrizione Il tallo eretto e di consistenza mucosa, di solito compresso nella porzione prossimale e subcilindrico nelle porzioni apicali, si collega al substrato tramite un ridotto disco basale e può raggiungere una altezza di 15-18 cm. La ramificazione, irregolarmente alterna o pennata con pinne subopposte, si sviluppa per lo più su di un solo piano e le ramificazioni laterali di ordine superiore, talvolta saldate lateralmente fra loro, solo di rado risultano lievemente ristrette nel punto di inserzione sull’asse parentale. In sezione trasversale la cavità interna è delimitata da 2-3 strati di voluminose cellule allungate in senso longitudinale e su alcune cellule dello strato più interno si inseriscono, direttamente o per il tramite di una cellula supporto più piccola, cellule secretrici sessili, piriformi od ovoidi del diametro di 10-15 µm. Le cellule midollari sono a loro volta rivestite da una zona corticale formata da 2-3 strati di piccole cellule pigmentate con quelle più esterne che, in visione superficiale, formano uno strato discontinuo, mostrano un contorno arrotondato ed hanno un diametro di appena 3-5 µm. Nei gametofiti femminili i cistocarpi emisferici ed ostiolati sono distribuiti a partire dalle porzioni prossimali del tallo ed, a maturità, raggiungono un diametro di 0,8-1,2 mm. Nei gametofiti maschili le cellule madri delle spermatocisti derivano dalle cellule corticali più esterne e si riuniscono in sori sparsi alla superficie del tallo. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a contorno ellittico ed a divisione crociata o crociato-decussata, derivano da una cellula madre situata in posizione intercalare, sono disperse alla superficie del tallo e misurano15-20 x 25-30 µm.
 Habitat Presente con individui isolati in anfratti o spaccature nei livelli inferiori del piano infralitorale e nel coralligeno di parete e di piattaforma.
 Distribuzione Segnalata sia lungo le coste continentali toscane che nelle diverse isole dell’arcipelago.