Chylocladia verticillata var. kaliformis-unistratosa

 

 Chylocladia verticillata (Lighfoot) Bliding var. kaliformis-unistratosa (Ercegovic) Cormaci et G. Furnari
Ordine: Rhodymeniales,

Famiglia: Champiaceae
 Riferimento
bibliografico
 Cormaci M. & Furnari G., 1987a: 756  Basionimo  Chylocladia kaliformis-unistratosa Ercegovic, 1956: 48
 Località tipo Split, Croazia
 Descrizione Da un ristretto disco basale si diparte un asse eretto, alto 10-15 cm e del diametro di circa 3 mm, con ramificazioni laterali anche di 3° ordine per lo più alterne od opposte e di lunghezza progressivamente decrescente. Sia l’asse principale che le ramificazioni laterali presentano articoli subcilindrici lievemente ristretti alle articolazioni ed 8-10 volte più lunghi che larghi a livello dell’asse principale come pure nelle ramificazioni laterali di 1° ordine. In visione superficiale la zona corticale risulta costituita da un solo strato di cellule allungate in senso longitudinale di 200-420 x 20-40 µm, disposte in file irregolari, talvolta sinuose; sulle loro pareti interne si addossano filamenti longitudinali, del diametro di 5-10 µm, provvisti sul lato adassiale di cellule secretrici sferiche o piriformi larghe circa 10 µm. Sulle pareti tangenziali esterne delle cellule contigue che delimitano la cavità centrale si sovrappongono, in particolare nelle porzioni adulte del tallo, piccoli gruppi o corte file di cellule di dimensioni variabili; quelle di dimensioni maggiori risultano anch’esse allungate in senso longitudinale mentre quelle più piccole mostrano un contorno arrotondato o poligonale ed hanno un diametro di 15-35 µm. Tra gli esemplari esaminati figurano tetrasporofiti con tetrasporocisti a divisione tetraedrica del diametro di 60-80 µm, prevalentemente distribuite negli articoli prossimali delle ramificazioni laterali di 2° e 3° ordine.
 Habitat Sporadicamente presente in ambienti coralligeni sia di parete che di piattaforma.
 Distribuzione Nuovo reperto per le coste toscane. L’isola di Pianosa è, al momento, l’unica località dove questa varietà risulta presente; non è tuttavia da escludere una sua diffusione più ampia nell’ambito dell’arcipelago, in particolare in quelle isole da tempo sottoposte a forme di tutela.